porti e logistica

E sulla Gronda: "E' troppo costosa e allunga il tragitto"
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Il sindaco di Imperia Claudio Scajola analizza la situazione legata alle infrastrutture che dovrebbero essere realizzate e, in alcuni casi, terminate per togliere la Liguria dall’isolamento. Una lunga intervista dove il primo cittadino non esita a “bacchettare” Governo, istituzioni e sindaci.


“Il problema delle infrastrutture qui in Riviera non è solo la ferrovia che certamente è uno dei più importanti perché la struttura è rimasta quella del 1884. Io ho fatto la mia parte, non senza fatica, per arrivare a fare il raddoppio Ospedaletti - Sanremo e poi Sanremo - Andora. Ad oggi, rimane però la strozzatura Andora - Finale dove prima si è dormito per discussioni del territorio legate alle stazioni di Alassio ed Albenga che impedirono, dieci anni fa, di poter approvare un progetto esecutivo e partire anche con quella tratta. Poi, una volta trovato l’accordo, pochi lo hanno seguito e portato avanti ed oggi è quasi nel dimenticatoio. E’ evidente che quel raddoppio completo non serve solo per raggiungere la Riviera, è una tratta internazionale importantissima che collega la Francia, la Spagna, il Portogallo. E’ un’occasione per diminuire il traffico su gomma e rendere più economico il trasporto delle merci e quindi anche più competitivo il sistema impresa-Italia. Dobbiamo svegliarci! Renderlo più all’ordine del giorno di quanto lo sia sinora. Purtroppo però, sono tempi dove si parla di polemiche e sul risultato immediato del giorno dopo”.


Sindaco, la Liguria è una regione abbastanza isolata, la provincia di Imperia è ulteriormente isolata dalla Regione Liguria… per un imperiese è più semplice raggiungere la Francia o Genova?

“La storia della Liguria non è una storia unitaria. La Liguria, come tutte le regioni, non è un’entità riconosciuta dalla comunità. L’Italia è fatta dalle cento città, dalla sua storia che aveva le Regie e i Principati, le autonomie, i comuni... quindi per la Liguria parlare di un complesso unico è molto difficile. Le differenze fra La Spezia e l’imperiese sono enormi. Hanno comunicazioni diverse, hanno diversi retroterra sia culturali sia economici. La Riviera ha una caratteristica fondamentale, storica ovvero la vocazione turistica che la portò ad essere una delle mete più conosciute nel mondo. Purtroppo però, già allora, le difficoltà nel raggiungerla erano tante e venne in arte trascurata. Ma come capirono allora, cento anni fa, che era necessario fare una ferrovia per raggiungere questo bel clima, non dimentichiamo Imperia il miglior clima di Italia, credo sia ora necessario che si operi non soltanto sulle grandi opere ma anche, tenendo sempre come esempio la strada ferrata, ma anche sui sistemi di coincidenze e di maggiore possibilità di trasporto.
Si può, si deve fare di più ma non vedo un’azione forte. Un’azione che deve essere fatta a livello regionale, a livello centrale per rendere la nostra linea ferroviaria più efficiente e quindi far partire i lavori per completare il raddoppio.

Secondo Lei dove nasce questo blocco, se ne parla da anni di questo isolamento. C’è qualcosa che non torna, sempre il Liguria.


“Si è perso qualche treno quando c’erano più soldi, adesso ci sono meno soldi e quindi bisogna far capire le priorità. Non sarebbe difficile se ci interessassimo un po' di più dei grandi problemi che del futuro. Sa qual è il problema? Che uno si preoccupa di prendere i voti la settimana successiva e non capisce che lo statista è quello che deve guardare lontano. Se incominciassimo oggi il raddoppio della ferrovia tra Andora e Finale sarà finito tra dieci anni…ed ecco che molti iniziano a pensare “…tanto non posso tagliare il nastro io, interessiamoci a qualcosa dove io possa tagliare il nastro domani mattina". E’ questo il vero problema! Credo comunque ci sia la possibilità, lo faremo come sindaci, di essere più attenti al futuro e capire che questo va fatto. Attenzione però! Non parliamo solo di ferrovia. Un altro problema enorme da risolvere è quello della tratta autostradale la Riviera dei Fiori che ovviamente non può essere raddoppiata e quindi necessita di un’altra arteria: Albenga-Carcare-Predosa che interseca la Torino - Savona e la Voltri - Alessandria e quindi permetterebbe al traffico che arriva dalla Lombardia, dal centro Europa, dalla Francia di raggiungere la nostra Riviera.
C’è già un progetto, è vicina la scadenza dell’autostrada dei fiori come concessione; ebbene inseriamola nelle nostre principali esigenze, metà potrà essere pagata da chi avrà la concessione e l’altra metà troveremo le risorse economiche; caso mai facendo anche una Gronda meno costosa, più verso il mare. Non me la sento di non criticare chi sta dicendo che questa Gronda è troppo a Nord, allunga troppo il tragitto. È troppo costosa. Credo si possa rivisitare quel progetto rendendolo meno costoso e poiché non c’è solo la Gronda, e la Liguria è fatta anche da Imperia e Savona, ci potrebbero essere le risorse necessarie per fare l’Albenga-Carcare-Predosa. Sono tanti i problemi ma, ahimè, con tanta tristezza mi accorgo che non si parla mai dei grandi problemi con delle proposte, si parla dei grandi problemi e poi si dice “domani quale selfie posso farmi”?

Ma voi sindaci riuscite a capirvi, a parlarvi seriamente tolte le riunioni vetrina? Riuscite effettivamente a mettere su carta quello che dovrebbe essere il futuro di Imperia, della Liguria? Anche l’acqua è un problema.

“I problemi sono tantissimi, ci si può parlare tra sindaci, per carità. Personalmente mi sento cittadino del mondo. Non mi sono mai sentito cittadino della mia piccola città che amo profondamente. E a maggior ragione credo sia necessario rivalutare il peso dei comuni e la forza dei comuni. Il cittadino si riconosce nel comune; dobbiamo rafforzare le competenze dei comuni, le risorse ai comuni e contestualmente trovare modo e forme. E le troveremo perché la Riviera, unita, possa farsi sentire con una voce più forte”.

Una voce più forte quando riuscirete ad unire le due Riviere…

“Penso che lo faremo!”