cronaca

Liguria al secondo posto per i prezzi al metro quadrato
2 minuti e 36 secondi di lettura
I prezzi delle case, rilevati nel terzo trimestre 2020, hanno segnato un aumento dello 0,7%, a una media di 1.733 euro/m2. È migliorata anche la tendenza annua, con un saldo positivo pari all'1,5%. Genova invece va in controtendenza, con un segno negativo da registrare. Lo conferma il report realizzato da uno tra i principali siti nazionali dedicati agli annunci per affitti e comprvendita degli immobili.

Secondo il report "il lockdown ha dato la spinta decisiva a chi aveva già l'idea di cambiar casa, così la domanda di abitazioni è ripartita rapidamente durante i mesi estivi alimentata da tassi d'interesse storicamente bassi, un'offerta limitata e il desiderio delle famiglie di traslocare in case con spazi più ampi da personalizzare o aggiornare alle esigenze abitative attuali. Tutto ciò ha dato la sensazione ai proprietari di non dovere abbassare le loro pretese per chiudere le operazioni, anche se questo potrebbe non invogliare le offerte da parte dei potenziali acquirenti e così rallentare il mercato nei prossimi mesi in attesa che i prezzi calino".

L'ultimo trimestre ha visto un incremento dei valori in metà delle regioni italiane, con il Trentino-Alto Adige (2,4%) e la Lombardia (2,1%) a guidare la tendenza rialzista davanti a Veneto e Lazio, entrambe con aumenti dello 0,8%. Tra le aree regionali in calo il maggiore ribasso spetta alla Basilicata (-1,4%), seguita da Marche e Abruzzo con un calo dello 0,8%. Il Trentino-Alto Adige diventa la regione con i prezzi più elevati, con una media di 2.503 euro al metro quadro, davanti a Liguria (2.482 euro/m2) e Valle d'Aosta (2.432 euro/m2), in un ranking che vede nella parte bassa della graduatoria Sicilia (1.064 euro/m2), Molise (919 euro/m2) e a chiudere la Calabria con 909 euro.

Quanto alle province, prevalenza di ribassi in 61 dei 106 mercati provinciali analizzati. Oltre l'80% delle macroaree restano in un range compreso tra il -2% e il 2%. Gli incrementi maggiori del trimestre spettano a Modena (5,5%), Milano (5,4%) e Verona (4,6%). Dal lato opposto della tavola troviamo Trieste (-4,8%), davanti alle province di Vercelli (-4,7%) e Messina (-4,2%). Nonostante l'ultimo lieve calo trimestrale Bolzano (3.605 euro/m2) si conferma la provincia più cara d'Italia davanti a Savona (3.104 euro/m2) e Firenze (2.752 euro/m2). All'opposto, le più economiche sono Biella (630 euro/m2), Caltanissetta (724 euro/m2) e Isernia (743 euro/m2). Dopo i mesi estivi si registra una leggera prevalenza di città capoluogo in trend negativo (58 su 110 centri monitorati). Agrigento (9,3%), Lecco (5,9%) e Modena (5,6%) segnano i rimbalzi maggiori.

A Nuoro (-4,9%), Macerata (-4,3%) e Monza (-3,8%)
si rilevano i ribassi maggiori. Tra le grandi piazze immobiliari Milano e Torino vedono aumentare le pretese dei proprietari del 2,3%. Tengono i prezzi anche a Palermo (0,6%) e Roma (0,4%). Calano Firenze (-0,9%), Genova (-1,1%) e Napoli (-1,3%). Venezia (4.461 euro/m²) è sempre la città con i metri quadri più cari, davanti a Milano (3.359 euro/m²) che balza sul secondo gradino del podio davanti a Firenze (3.924 euro/m²), Bolzano (3.753 euro/m²) e Bologna (3.046 euro/m²). Nella parte bassa del ranking dei valori troviamo Ragusa (817 euro/m²), Caltanissetta (791 euro/m²) e il fanalino di coda Biella, con 709 euro al metro quadro.