cronaca

Il presidente della Provincia della Spezia Peracchini: "Serve intervento urgente"
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Dopo oltre sette mesi qualcosa si muove per il ponte di Albiano Magra, in Toscana ma al confine con la Liguria crollato lo scorso 8 aprile. Per mesi è rimasto adagiato sul fiume Magra, fermo immobile, solo da pochi giorni è iniziata la rimozione. A pagare le conseguenze della situazione tutti i residenti di quella zona obbligati a una viabilità alternativa che impone costi maggiori sia in termini di tempo speso che di carburante consumato.

Ora, almeno per quanto riguarda la viabilità, arriva la svolta: via libera alle rampe sulla A12 per collegare la strada interna all'autostrada. La conferma arriva dopo un vertice che ha visto coinvolti il ministro ai Trasporti e infrastrutture Paola De Micheli, i parlamentari spezzini e il presidente della Provincia della Spezia Pierluigi Peracchini.

Lo stesso Peracchini ha accolto positivamente la decisione: "L’emergenza del crollo del ponte ad Albiano Magra è anche un problema del territorio spezzino, perché i disagi sono di una comunità intera che non è certo divisa da un confine geografico. Deve essere un intervento urgente, perché il rischio è che i mesi diventino anni".

Le limitazioni imposte dalle misure anti Covid hanno fin qui limitato i problemi viari ma soprattutto durante l'estate e l'inizio dell'autunno più volte tutta la zona che comprende traffico Ceparana, Santo Stefano, La Spezia, Arcola, Follo, Bottagna e Buonviaggio ha sofferto.

Una fase di stallo dove si stava studiando quale soluzione adottare, se le rampe autostradali o un ponte provvisorio (ponte Bailey di tipo militare). Sembra scartata a questo punto la seconda ipotesi e si procede verso la prima come confermato dalla Provincia della Spezia. Ma per la realizzazione del nuovo ponte si parla di almeno due anni. Per questo la scelta della rampa verso l'autostrada aiuterebbe almeno in parte a ridurre i disagi. Resta da individuare l'esatto punto dove costruire le rampe.


Nel frattempo dal governo è arrivata la nomina del commissario straordinario per la ricostruzione del ponte, incarico attribuito a Fulvio Maria Soccodato, già responsabile Anas per l'assetto infrastrutturale della rete stradale italiana. Dopo oltre sette mesi dal giorno del crollo a livello burocratico qualcosa sembra smuoversi. Di Andrea Popolano.