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Lunedì alle 15 al San Siro la sfida tra blucerchiati e rossoneri
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Zlatan Ibrahimovic "ha già dato la svolta all'ambiente" ma "non è il salvatore della patria". Lo evidenzia l'allenatore del Milan, Stefano Pioli, alla vigilia della gara contro la Sampdoria.


"Lo si può toccare dentro e fuori Milanello, non è un giocatore qualsiasi, una personalità qualsiasi. Ma sarà la squadra a dover fare meglio per vincere le partite. Lui mi sta però piacendo tantissimo, anche oggi è stato l'ultimo a lasciare lo spogliatoio. Domani gioca? E' a disposizione".













 "Ibrahimovic è tanta roba da allenare
- aggiunge in un secondo momento Pioli -, come professionista, come giocatore, come esperienza. Sarà uno stimolo per tutti". Il tecnico del Milan è soddisfatto di come lo svedese si è calato nella sua nuova avventura: "Si è presentato molto bene, sia nelle dichiarazioni che nell'atteggiamento: è molto attento e curioso, sta capendo in fretta le dinamiche, conoscendo i compagni e l'allenatore ma sta prendendo possesso del suo spazio. Mi sta piacendo tantissimo". Pioli non vede Ibrahimovic distratto per l'atto vandalico che ha distrutto la sua statua a Malmoe ("abbiamo parlato di altro, il mondo è pieno d'odio ma l'ho visto sereno"), non annuncia se giocherà titolare ("gli manca il ritmo gara ma sta bene, si vede che si è preparato da solo") e non teme ripercussioni sull'umore degli altri attaccanti: "Come potrebbero reagire gli altri se venissero messi in panchina per un giocatore arrivato da tre giorni? Non mettiamo il carro davanti ai buoi. Tutti possono giocare insieme, anche Ibrahimovic con Piatek: quello che conta è l'equilibrio e creare più occasioni da gol degli avversari, non mi sono mai fissato su un sistema di gioco".
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