cultura

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 Parte da Genova "Futura" 2019, l’evento itinerante organizzato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per raccontare sui territori la scuola digitale: dal 4 al 6 aprile migliaia di ragazzi invaderanno la città per workshop, laboratori, dibattiti e vere e proprie competizioni di idee. "La scelta di partire da qui è un riconoscimento di quanto la città si sia rialzata già a partire dal 15 agosto dopo il crollo di Ponte Morandi", ha detto il ministro Bussetti a Genova oggi proprio per presentare l'iniziativa

E ringrazia proprio il Miur Ilaria Cavo, assessore alla Formazione di Regione Liguria: "In quei giorni è stato fondamentale l'aiuto per l'organizzazione delle navette e il sostegno economico agli studenti e alle scuole più colpite dal crollo".

Nonostante questo, Genova ha battuto il record di visitatori durante il novembre scorso ad Orientamenti che si conferma come salone nazionale per orientamento al lavoro e all'università. "Anche Orientamenti avrà uno spazio proprio perché all'interno abbiamo dato e diamo spazio alla tecnologia e al digitale nel mondo della scuola e delle aziende".

Saranno 10 le bolle interattive tra Piazzale Pertini, Palazzo Ducale, Piazza Matteotti e Giardini Luzzati. "Viviamo in un mondo sempre connesso e non possiamo pensare che la scuola venga esclusa da questo processo, commenta Barbara Grosso, assessore alla cultura del Comune di Genova. "Ce lo insegnano proprio gli stessi ragazzi e la scuola deve dare gli strumenti digitali per affrontare il futuro".

Al centro di questa tre giorni i ragazzi, che saranno premiati per i loro progetti e li vedranno realizzati. Tra questi Manuel Pala giovanissimo regista che di recente, dopo un lavoro di due anni assieme ad altri 200 ragazzi, il film "Cuori in Guerra", è stato premiato dal presidente Mattarella con l'attestato d’onore di “Alfiere della Repubblica”.

"C'è la volontà di Genova ad investire nel digitale e ne sono la dimostrazione l'Iit e il Polo Erzelli", ha detto il sindaco Bucci. "Il digitale deve essere uno strumento, non un fine".