cronaca

L'obiettivo della misura era proprio evitare assembramenti
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Una coda lunghissima di cui non si vede nemmeno la fine. È la situazione davanti all’ufficio postale di piazza Monastero, nel quartiere genovese di Sampierdarena. Si attende anche un’ora in fila per poter entrare nell’ufficio. La decisione di scaglionare il ritiro della pensione secondo una turnazione su base alfabetica aveva l’obiettivo di eliminare gli assembramenti. Ebbene, la situazione però sembra proprio quella che si cercava di evitare. “Se vogliono evitare assembramenti e poi chiudono gli uffici come si fa? Ovvio che ci ritroviamo tutti ammassati qui”, dice una signora che da più di un’ora attende il suo turno. Sono numerose le lamentale dei cittadini ai microfoni di Primocanale. “Ci sono tanti anziani che aspettano qui al freddo, rischiano di ammalarsi”, si sfoga un altro signore. Gli altri uffici postali del quartiere sono chiusi, così i residenti di Sampierdarena si sono ritrovati qui. “Se non ritiro la pensione oggi devo aspettare fino al 3 aprile, quindi ovvio che siamo tutti qui”, dice un’altra signora.

Dunque a partire dal oggi giovedì 26 marzo le pensioni vengono pagate in anticipo e in gironi scaglionati a seconda del cognome. Per i pensionati che non hanno l'accredito sul conto corrente l'assegno sarà pagato in anticipo fino a giugno. Una decisione presa dal ministro del Lavoro Nunzia Catalfo proprio per cercare di tutelare i tanti anziani del Paese. Poste ha precisato che le pensioni del mese di aprile verranno accreditate il 26 marzo per i titolari di un libretto di risparmio, di un conto BancoPosta o di una Postepay Evolution. I titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti da oltre 7.000 Atm Postamat, senza bisogno di andare presso uno sportello.


Il pagamento ai pensionati che non hanno il conto corrente e la ritirano allo sportello potrà avvenire anche in un ufficio postale diverso da quello abituale. Lo fa sapere l'Inps con un messaggio spiegando che la decisione è dovuta al fatto che alcuni uffici postali sono stati chiusi. Potranno chiedere il pagamento in uno sportello diverso da quello abituale anche i titolari di reddito di cittadinanza. Mentre per quanto riguarda chi si fa versare la pensione in banca le date sono quelle classiche e non c'è nessun anticipo.


DATE PER RITIRARE LA PENSIONE - Per chi vuole ritirare la pensione andando allo sportello con l'operatore Poste ha previsto uno scaglionamento preciso con turnazione su base alfabetica:

- i cognomi dalla A alla B giovedì 26 marzo;

- i cognomi dalla C alla D venerdì 27 marzo;

- i cognomi dalla E alla K la mattina di sabato 28 marzo;

- i cognomi dalla L alla O lunedì 30 marzo;

- i cognomi dalla P alla R martedì 31 marzo;

- i cognomi dalla S alla Z mercoledì 1 aprile.

Il calendario del pagamento pensioni Inps per i mesi di aprile, maggio e giugno:

- Pensione del mese di aprile 2020: anticipato dal giorno 26 al 31 marzo.

- Pensione del mese di maggio 2020: anticipato dal 27 al 30 aprile.

- Pensione del mese di giugno 2020: anticipato dal 26 al 30 maggio.

RITIRO DELLA PENSIONE IN BANCA - Un appello ai pensionati a non recarsi in banca a prendere la pensione arriva dall'Associazione bancaria italiana (Abi) in prossimità dell'accredito sui conti correnti delle pensioni, dopo aver siglato proprio un accordo con i sindacati per il contenimento dell'accesso in filiale solo su appuntamento. L'Abi sollecita i pensionati a utilizzare canali che non richiedono presenza fisica e bancomat all'esterno delle filiali per evitare rischi di contagio. Per eventuali inderogabili esigenze che richiedessero l'ausilio della filiale, meglio fissare un appuntamento, come previsto dal Protocollo: una misura condivisa per tutelare la salute delle persone e continuare a svolgere l'attività a sostegno di famiglie e imprese in condizioni di sicurezza. Abi segnala la piena disponibilità delle banche allo scaglionamento temporale dell’accredito delle pensioni e si è attivata con le competenti autorità.