
Il ministro Matteo Salvini "è profondamente irritato con Autostrade per l'Italia e i suoi azionisti e condivide la preoccupazione di tantissimi cittadini, a partire da quelli di Genova ma non solo, per ritardi e inadempienze". E' quanto affermano fonti del ministero dei Trasporti spiegando che "per questo, Salvini ha dato mandato ai propri uffici di chiedere una ricognizione di tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria effettuati e da effettuare da Aspi sulla rete autostradale di competenza e non esclude di avviare approfondite valutazioni sulla concessione".
La presa di posizione di Salvini, secondo quanto si apprende, sarebbe legata ai ristori previsti da Autostrade dopo il crollo del ponte Morandi per la sistemazione di alcuni ponti cittadini. Senza i 40 milioni di ristori previsti da Autostrade per l'Italia 620 tra viadotti, impalcati e strade sopraelevate a Genova nel 2026 rischierebbero di essere chiusi o di subire limitazioni al traffico perché entro il prossimo 30 giugno vanno completate le ispezioni ma il Comune non ha i fondi per intervenire. L'allarme era stato lanciato qualche giorno fa a Primocanale dall'assessore comunale ai Lavori pubblici Massimo Ferrante proprio alla vigilia dell'inizio dei monitoraggi previsti dal decreto per la sicurezza sui ponti a partire dal primo gennaio 2026.
Allarme ponti - l'inchiesta di Primocanale
La sindaca di Genova Silvia Salis il 5 agosto durante il consiglio comunale aveva spiegato in aula rossa proprio il rischio di vedere tagliate le risorse per le manutenzioni di ponti e viadotti cittadini a causa dell'aumentano dei costi del tunnel subportuale passato da 700 milioni a oltre un miliardo e 129 milioni. Il giorno dopo a Roma, a margine di un incontro con il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini sullo Skymetro, la sindaca insieme al vicesindaco Alessandro Terrile e all'assessore ai Lavori pubblici Ferrante aveva chiesto al Mit di intercedere con Autostrade per avere quei fondi evitando che venissero dirottati per compensare gli extracosti del tunnel subportuale.
La realizzazione dell'opera da parte di Autostrade era infatti frutto di un accordo sottoscritto nel 2021 da Governo, Autostrade per l'Italia, Comune di Genova e Regione Liguria come risarcimento per i danni causati dal crollo di ponte Morandi. L'accordo prevede un totale di circa 1,5 miliardi di investimenti da parte di Aspi a Genova: tra questi ci sono anche il tunnel della Fontanabuona, opera attesa da decenni nel levante ligure, i cui lavori non sono ancora iniziati. L'accordo prevedeva inoltre 100 milioni a carico di Aspi per realizzare il nuovo svincolo autostradale di Pegli lungo l'A10 Genova-Savona, il raddoppio della rampa autostradale tra la strada Guido Rossa e il casello di Genova Aeroporto e la costruzione di un autoparco in città, altri 180 milioni per interventi di manutenzione sulla rete autostradale genovese dove Aspi non ha ancora completato il ripristino della barriere antirumore rimosse nel 2019 per motivi di sicurezza a seguito di un'inchiesta.
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