cronaca

Il primo cittadino del Comune mette in guardia sui problemi della zona
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Lavori di messa in sicurezza a metà da parte di Autostrade per l'Italia, calcinacci che cadono dai viadotti e di conseguenza strade non sicure. E' questa la denuncia che arriva dal sindaco di Mele Mirco Ferrando in un post su Facebook.

Sotto osservazione la situazione dei quattro viadotti autostradali della A26 che attarversano il Comune. Si tratta del 'Pecetti', 'Fado', 'Tianin' e 'Gorsexio'. Alcuni di questi dopo la tragedia di ponte Morandi sono finiti nella lista della procura per il loro stato di manutenzione. Alcuni lavori di messa in sicurezza sono iniziati, ma non finiti, come spiega il primo cittadino.


"Il calcestruzzo non ripristinato continua a deteriorarsi e a cadere pericolosamente nelle zone sottostanti, interessando terreni privati, la statale e le strade comunali" si legge nel post. Ma non solo, c'è anche un altro problema. "Le acque non regimate durante le forti precipitazioni di pioggia si riversano sui terreni sottostanti, provocando il conseguente indebolimento della tenuta dei terreni stessi e creando così le condizioni per eventuali movimenti franosi molto pericolosi sulla SS456 (con conseguente blocco del traffico da/a la Valle Stura e il Piemonte) e su alcune strade comunali e sentieri escursionistici" spiega ancora il primo cittadino. Non c'è dunque pace per questa zona che da mesi ormai vive nella difficoltà più estrema per quanto riguarda la mobilità. Imbottigliata tra autostrade chiuse, cantieri e traffico costante.

Società Autostrade ha provveduto negli scorsi mesi a 'disgaggiare' le pile dei viadotti dal calcestruzzo vetusto, comunicando all'amministrazione Comunale che l'obiettivo era di appaltare prima possibile il ripristino del calcestruzzo stesso e la conseguente regimazione delle acque sulle pile interessate. "Tutto questo però è avvenuto solo in parte e la situazione della sicurezza stradale sulla statale 456, oltre che su alcune strade comunali e sui sentieri, è estremamente pericolosa" spiega Ferrando. E allora dal primo cittadino parte l'appello a non trascurare queste ulteriori problematiche.