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Il leader della Lega pronto a rompere con il M5s si prepara a nuove elezioni
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 "Prepara il tuo movimento, è possibile che si voti a settembre" da una parte della cornetta il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, dall'altra il governatore della Liguria Giovanni Toti.


L'indizio è chiaro, il ministro dell'Interno si prepara a fare la mossa per chiudere l'esperienza di governo di quest'ultimo anno condivisa con il M5s. Tante le differenze tra le due realtà che animano l'esecutivo guidato sulla carta dal premier Conte. Una telefonata che risalirebbe a due settimane fa. Toti si era già messo in moto ed ora è pronto a battezzare la sua creatura, "L'Italia in crescita” che vedrà sabato 6 luglio al Teatro Brancaccio di Roma, l'assemblea costituente di questo nuovo movimento politico moderato all'interno del centrodestra. Quella stessa sera il governatore ligure e Salvini potrebbero incontrasi per definire accordi. Il successo durante le Europee e la debacle pentastellata ha probabilmente fatto togliere gli indugi di Salvini che ora è pronto a creare una coalizione di centrodestra capace di andare al voto e ottenere i consensi necessari a governare senza il peso, e le interferenze, di Di Maio e company.


I casi dei liguri Edoardo Rixi e soprattutto Armando Siri hanno incrinato i legami tra le due forze politiche. La chiamata di Salvini a Toti e quella successiva del vicepremier a Giorgia Meloni ha il fine di smuovere le parti e preparare una nuova campagna elettorale che potrebbe riportare in autunno gli italiani ai seggi. Certo è che Toti ha da affrontare la questione legata a ponte Morandi di cui lui è commissario all'Emergenza. E poi non bisogna dimenticare che in Liguria nel 2020 si vota per il rinnovo del consiglio regionale. Due spine che il governatore Toti non vuole lasciare in sospeso.