cronaca

Dopo i problemi registrati nella spiaggia di Albenga
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 L'annullamento della tappa di Albenga (Savona) del Jova Beach Party a causa dell'erosione di quasi 12 metri di spiaggia è solo la punta dell'iceberg di una emergenza che ha colpito tutto il litorale del ponente savonese, ma soprattutto quello della vicina Alassio.


Se già la violentissima mareggiata di fine ottobre 2018 aveva messo in ginocchio tutta la provincia, distruggendo interi stabilimenti balneari e obbligando gli operatori turistici a un tour de force per ripristinare le strutture entro la stagione estiva, le mareggiate delle ultime due settimane hanno nuovamente creato una situazione di emergenza.


Ad Alassio in alcuni casi il mare lambisce addirittura le strutture fisse dei bagni, obbligando i gestori a posizionare i lettini in acqua. Il Comune, orfano del sindaco Marco Melgrati (sospeso per effetto della Legge Severino dopo la condanna nell'ambito del processo per le "spese pazze" in Consiglio regionale, di cui ha fatto parte) ha tentato negli scorsi giorni un ripascimento d'emergenza sparando sabbia con dei cannoni dal lungomare, ma il test ha causato diverse proteste perché il vento ha fatto volare la sabbia sui bagnanti.


Alcuni giorni fa la Regione ha inviato in Comune ad Alassio un tecnico per assistere gli uffici nel richiedere un ripascimento stagionale straordinario: un provvedimento che ha scatenato le critiche del consigliere regionale Angelo Vaccarezza (Fi), che ha accusato senza mezzi termini il vicesindaco Angelo Galtieri parlando di "commissariamento" del Comune da parte della Regione.


Ma sul caso del 'Jova Beach Party' saltato ad Abenga arriva dalla vicina Andora un assist: "La Città è disponibile ad accogliere l'evento. La notizia della cancellazione della data ligure ad Albenga, ci ha colpito molto: noi siamo a disposizione, se possibile, per dare una mano. Abbiamo un'ampia spiaggia libera e un litorale di sabbia naturale e molto profondo che non è stato compromesso dalle mareggiate" così il sindaco della cittadina  diponenente Mauro Demichelis sul suo profilo Facebook.  

"Andora è facilmente raggiungibile, ha un casello autostradale e ha ampi parcheggi - prosegue il primo cittadino -. In questi anni abbiamo organizzato concerti di importanti artisti di fama nazionale e internazionale, nella massima sicurezza, e saremmo lieti di poter ospitare Jovanotti. Abbiamo preso contatti con la produzione, siamo a disposizione per un sopralluogo da parte dei tecnici e dei manager del tour. Se la cosa è fattibile, noi ci siamo".



E sul tema entra anche il presidente della Liguria Giovanni Toti: "Spiace leggere sui giornali della decisione di cancellare la tappa in Liguria del tour di Jovanotti. Gli organizzatori del tour, nei mesi passati, nonostante la grande portata dell'evento non hanno mai ritenuto necessario contattare Regione Liguria. Sono certo che se lo avessero fatto avremmo potuto trovare soluzioni per ogni problema logistico e organizzativo avendo già gestito, senza alcun problema, grandi eventi".

E così anche dal governatore ligure arriva un'apertura per trovare una soluzione adatta a salvare la tappa musicale del tour di Jovanotti. "Spiace perdere una occasione per tanti turisti e cittadini del nostro territorio, pertanto, pur non coinvolti, ci permettiamo di suggerire all’organizzazione altre location certamente adatte all’evento e tutto il supporto che l’amministrazione potrà dare. Ci auguriamo che pur con ritardo gli organizzatori vogliano questa volta ragionare con Regione, cosa che non sappiamo perché non sia stata fatta prima".