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Un campionato in fotocopia a quello scorso
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Un campionato in fotocopia a quello scorso. I numeri dicono così. Ecco perché il Genoa non si deve illudere malgrado il vitale successo contro lo Spezia che ha fatto gioire Ballardini. Il tecnico giovedì appena tornato a Genova è subito tornato a Ravenna. Ha guidato senza fretta, grazie all’adrenalina in corpo dopo i primi tre punti della sua gestione rossoblu.

Per lui un pieno di fiducia coi tifosi che lo hanno abbracciato sui social eleggendolo a Babbo Natale del Genoa con tanto di meme allegorici. L’allenatore si è preso una patata bollente da gestire che non è da poco e in questo senso può essergli utile guardare quello che è accaduto nella stagione scorsa. Alla quattordicesima giornata Criscito e compagni, poi salvi all’ultima partita, avevano 10 punti come adesso. Erano terzultimi, ma a due punti dalla salvezza virtuale dove c’era la Sampdoria.

Oggi invece è a -1 proprio dallo Spezia battuto mercoledì. La classifica comparata ci dice che alla fine del 2019 la Spal era ultima con 7 punti, il Brescia penultimo con 9, due club poi retrocessi. In questo torneo quelle scomode poltrone sono occupate da Torino a 8 e Crotone con 9. Curioso vedere che la Sampdoria oggi con 17 punti sta con 5 punti più di allora, era già arrivato Ranieri, mentre il Lecce che poi fini in B aveva 14 punti. Liverani in questo campionato allena il Parma che ne ha 12 di punti. Quindi non può stare tranquillo.

Curiosa anche la posizione del Torino che un anno fa stava molto meglio a 14 punti, ma che poi fini in affanno come la Fiorentina che di punti ne aveva due in più di oggi, cioè 16, salvandosi a due giornate dal termine. Genoa che trae forza da questi numeri e proiezioni, ma ovviamente serve cambiare marcia. Occorrono 7 vittorie fra le cinque gare restanti nell’andata (Lazio, Sassuolo, Bologna, Atalanta e Cagliari) più le 19 del ritorno. Paradossalmente le cifre sono migliori in questo momento visto che nelle ultime 5 gare sono arrivati altrettanti punticini, mentre un anno fa Thiago Motta che guidava il Grifo, tra il decimo turno e il quattordicesimo, ne aveva conquistati appena due. Corsa salvezza, dunque, in linea con la tribolata stagione passata per i rossoblu, che devono aver chiaro che l’impresa di sorpassare qualche squadra che sta davanti sara’ dura, ma gli spiragli per vedere il bicchiere mezzo pieno ci sono. Il resto lo dovrà fare Ballardini che ha già iniziato col botto. Di Champagne.