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Il punto in casa rossoblù dopo la conferma del mister
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Incassata la fiducia il tecnico del Genoa Andreazzoli è pronto a ripartire. A Parma viste le numerose assenze (Criscito peraltro ne avrà per oltre un mese) dovrà presentare numerose novità soprattutto in una difesa decimata con Biraschi e Romero fuori oltre al capitano. Ma il suo sarà, anche nei prossimi incontri, un robusto rimpasto prendendo a prestito un termine politico.


Come gia’ detto probabile che il faccia a faccia con Preziosi abbia scaturito il passaggio ad una retroguardia a quattro giocatori e non piu’ a tre considerato il numero preoccupante di gol subiti: ben 15 in sette partite. Il marchio di fabbrica di Andreazzoli è questo e lo si sapeva anche quando è stato ingaggiato perché l’anno scorso l’Empoli champagne aveva totalizzato 70 reti in saccoccia. Ma il problema non è solo di modulo tattico, ma anche di interpreti. Preziosi è genuinamente convinto che la rosa a disposizione dell’allenatore massese sia di buona fattura, concordiamo che non è da penultimo posto, e quindi vuole di piu’.

Così c’è da rilanciare Schone, c’è soprattutto da ricostruire un attacco che negli ultimi 270’ ha fatto gol solo in una circostanza, su punizione contro il Milan. E allora Favilli pare poter superare nelle gerarchie Pinamonti che anche nell’Under 21 rischia la panchina. E poi quando Sturaro sarà pronto bisognerà capire chi gli lascerà spazio. Ora la trasferta in Emilia e poi il Brescia in casa. A seguire due big come Juventus e Napoli inframmezzate dall’Udinese. Andreazzoli è rimasto al potere ma dovrà svoltare. Basterà spostare le poltrone?