cronaca

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Dal cinquantenario della conquista della Luna, con la testimonianza diretta dello storico telecronista dell'epoca Tito Stagno, ai piani delle agenzie spaziali e dell'industria per un ritorno sul nostro satellite nel prossimo futuro, dalla robotica fantascientifica dell'Istituto Italiano di Tecnologia fino all'aggiornamento sulle attività della Stazione spaziale internazionale.

Saranno i temi al centro della terza edizione del Festival dello Spazio in programma dal 26 al 28 luglio a Busalla a Villa Borzino. Il festival è stato presentato dal primo astronauta italiano della storia Franco Malerba con l'assessore regionale alla Cultura Ilaria Cavo e il collega del Comune di Busalla Fabrizio Fazzari.

Previsti un focus sul cambiamento climatico e una sessione, organizzata assieme a Confindustria Genova, sulla 'space economy', settore di sviluppo dell'economia mondiale tra i più promettenti dei prossimi anni.

"La novità di quest'anno consiste nel coinvolgimento del mondo delle imprese - spiega Malerba - in una prospettiva di sviluppo legata alla 'space economy', ovvero le basi di dati, le applicazioni e i servizi che stanno fiorendo a valle delle infrastrutture di navigazione e di osservazione della Terra: dalla logistica all'agricoltura di precisione, dalla gestione dei trasporti all'auto a guida autonoma".

Con il calare delle tenebre il 27 luglio al campo di rugby di Busalla ci sarà l'occasione di osservare il passaggio della Stazione spaziale internazionale accompagnati dalle spiegazioni del personale dell'Osservatorio del Righi e di assistere ad una fedele rappresentazione dell'allunaggio, grazie ad un drone opportunamente travestito da modulo lunare.

"Il festival si consolida - commenta Cavo - offre un'offerta culturale importante, parla dello Spazio dal punto di vista scientifico-astronomico, ma anche imprenditoriale". In avvio di rassegna ci sarà la cerimonia di consegna, da parte dell'Università di Genova, al Festival dello Spazio e al Comune di Busalla degli Squid, le apparecchiature utilizzate durante le missioni del satellite a filo (Tethered Satellite System) del 1992 - quella a cui partecipò Malerba - e del 1996, che nelle intenzioni degli organizzatori del festival andrebbero ad inaugurare la collezione del futuro, ipotetico, museo spaziale di Busalla.