L'ennesima chiusura di un esercizio commerciale sull'appennino genovese riaccende il tema dei presidi interni, quelle botteghe in grado di mantenere una luce in paesi sperduti e spesso dimenticati dalla politica ma ricordati dalla burocrazia o dalla fiscalità che lì applicano le stesse regole del centro città.
L'ultimo caso ha riguardo Mulino Vecchio di Valbrevenna con un bar trattoria che chiude i battenti nonostante una conduzione giovane. Rispetto a inizio estate, due saracinesche abbassate in poche settimane per uno dei tanti borghi che viaggia verso il dormitorio. Argomenti sempre al centro di Viaggio in Liguria, la trasmissione di Primocanale del venerdì sera con la partecipazione fissa del cucinosofo Sergio Rossi.
Intanto a tuonare con regole troppo lontane dalle esigenze della gente di montagna è lo scrittore Mauro Corona con un parallelo che fare calzante anche per l'entroterra ligure sebbene sia stato citato dallo stesso autore all'interno della rassegna pordenonelegge. Il pensiero di Corona torna su questioni già dichiarate proprio in una precedente intervista rilasciata a Primocanale in occasione dell'arrivio del Giro d'Italia sulle Dolomiti: "Dobbiamo proteggere i montanari dai protettori della montagna. Perché vivono in città: vorrei far passare un inverno ad Erto a chi pensa di poter prendere decisioni da valle. I funzionari del potere non distinguono un'auto da un albero, ma basta che vinca la Juve o la Ferrari e nessuno ci pensa, nessuno s'indigna: nemmeno la gente della montagna. Nelle zone povere sogno l'anarchia imprenditoriale.
Se vuoi aprire un'osteria, la apri. E invece, le ultime tre volte che sono salito a Casso c'era la finanza a vessare la povera nonnina che ha aperto un bar per quattordici persone. L'Italia è per tre quarti abusiva, ma lassù non puoi fare un orto per colpa della patacca dell'Unesco. Eppure, in val Gardena il parco naturale è stato fatto retrocedere per costruire un impianto di sci: la potenza del denaro è più forte di un colpo di revolver in faccia. La montagna è bella, sì, ma la poesia serve solo a stomaco pieno. Se muori di fame, non sarà un bel tramonto a saziarti".
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Ennesima chiusura di un'attività, l'attacco di Corona contro l'ambientalismo da città
"Se muori di fame non sarà un bel tramonto a saziarti"
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