sport

Non c'è solo la rivalità sportiva: tra i giallorossi si pensa al tentativo di acquisto del club come a uno scampato pericolo
2 minuti e 31 secondi di lettura
 Che a Lecce, malgrado la sconfitta nello scontro diretto, abbiano messo nel mirino la Sampdoria è evidente fin dall'analisi dei calendari. Ma nel mondo giallorosso la società blucerchiata è malvista anche per via del tentativo di qualche anno fa di Massimo Ferrero di rilevare il club salentino con l'intenzione di farne un satellite della Sampdoria. Il Viperetta si era proposto a Lecce dove la squadra stava in Lega Pro e il presidente Tesoro era alla ricerca di successori. Un'iniziativa di sapore "neocoloniale" che però, come quella della scorsa estate a Palermo, non ebbe successo. Se in Sicilia fu il sindaco Orlando a redigere un bando che a molti era parso pressoché su misura per impedire a Ferrero di partecipare, a Lecce era stata l'inconsistenza economica della proposta a impedire il sorgere di una trattativa vera e propria.


Così adesso a Lecce, guardando alle disavventure più extrasportive che agonistiche del Doria, ironizzano sul mancato patron giallorosso. Alessio Amato, sul sito calciolecce.it, analizza l'andamento della diretta concorrente per la salvezza: "Il presidente blucerchiato ha a che fare con il forte indebitamento del suo club, al quale si aggiunge lo stato di crisi delle sue aziende che è in primis chiamato a salvare. E il futuro della Samp non è roseo".

"Mentre la situazione del campo, nonostante il ko di ieri con l’Atalanta, è andata nettamente migliorando grazie alle vittorie in fila con Lecce e Spal, in casa Sampdoria le cose vanno ben peggio conti alla mano. Il club di Genova - scrive Amato - ha infatti chiuso il 2019 in rosso dopo ben tre annate di utili, e la prospettiva non è certo delle migliori. Per una serie di motivi, infatti, il club rischia grosso. A partire dai debiti, arrivati all’importante cifra di 50 milioni. Davvero una quantità importante per un club che non solo non può contare su particolari introiti da coppe europee ed affini, ma che quest’anno non sembra poter puntare sul gioco delle plusvalenze come tante volte fatto in passato. La forza del club doriano è infatti stata sempre quella di poter cedere elementi acquistati a basso costo, ed i cui prezzi sono andati lievitando grazie agli ottimi risultati del campo".

L'analisi prosegue: "E a peggiorare il tutto c’è la situazione economica inerente il patron blucerchiato, il romano Massimo Ferrero. L’imprenditore non solo non potrà inserire capitale proprio nelle casse del club, ma dovrà anzi addirittura reperirne per salvare le aziende di sua proprietà, non meno indebitate. Il futuro dirà sicuramente vendita, prospettiva comunque non di semplice percorribilità vista la generale crisi economica in cui versa la Samp".

Quindi, la perfida stoccata finale: "E pensare che solo nell’estate 2016 un lanciatissimo Ferrero sondava il terreno per acquistare il Lecce, e tentare di renderlo una sorta di società satellite di quella doriana. Ad oggi, si può dire: scampato pericolo".