cronaca

Il provvedimento è valido in tutta Italia
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Scuole e atenei chiusi fino a metà marzo: è questa la decisione discussa dal Governo nel corso della riunione fra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e i ministri sulla diffusione del Coronavirus in Italia. "Per il governo non è stata una decisione semplice, abbiamo aspettato il parere del comitato tecnico scientifico e abbiamo deciso di sospendere le attività didattiche fino al 15 marzo", ha detto la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina, parlando con i giornalisti fuori da Palazzo Chigi.

In Liguria il governatore Giovanni Toti aveva già adottato una proroga sulla chiusura delle scuole lo scorso lunedì con una ordinanza regionale per consentire agli edifici scolastici di adeguarsi alle procedure stabilite dal Governo. "Per questo a Palazzo Chigi con gli altri governatori abbiamo subito chiesto al premier Conte immediati ammortizzatori sociali per il settore della scuola e un aiuto concreto alle famiglie che potrebbe arrivare, ad esempio, dall'estensione dei congedi parentali. La salute prima di tutto ma non possiamo permetterci di lasciare soli i genitori e i lavoratori!", ha commentato il presidente Toti all'uscita dal vertice a Roma.

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"Decisione saggia, se confermata dagli atti ufficiali dell'esecutivo, ma evidentemente tardiva". E' il commento dell'assessore alla Protezione civile della Regione Liguria Giacomo Giampedrone oggi pomeriggio via fb. "Anche in questo caso il presidente Toti si è rivelato un passo avanti su tutti nella tutela della salute dei liguri chiudendole in anticipo per contenere l'eventuale esposizione al coronavirus e senza che nessuno glie lo imponesse da Roma", aggiunge.


"Finalmente da Roma a Milano tutti hanno preso consapevolezza di quella che è realmente la situazione. Le notizie secondo cui il Consiglio dei ministri ha deciso di chiudere le scuole fino a metà marzo confermano che la linea assunta da subito dalla Regione Lombardia era quella corretta, l'unica per fronteggiare davvero il diffondersi del virus. Ora più che mai bisogna remare tutti nella stessa direzione, senza polemiche per tutelare la salute dei cittadini". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, facendo il punto sull'emergenza Coronavirus.


MISURE PER LE FAMIGLIE - "Urgente stanziare aiuti economici per i genitori che lavorano e che con le scuole chiuse hanno problemi con i figli a casa". Così il segretario della Lega Matteo Salvini ha subito commentato il decreto. Sulla stessa linea Giorgia Meloni, leader di Fdi, che ha annunciato: "Sto lavorando a una misura da proporre al governo per aiutare i genitori che da domani si ritroveranno i figli a casa. Serve un sostegno che possa essere un allungamento del congedo parentale oppure un bonus baby sitter. Non possiamo lasciare soli mamme e papà, che devono andare a lavorare". Senza dimenticare l'istruzione a distanza "Subito misure per smartworking, permessi retribuiti e - non meno importante - va esteso in maniera organica l'apprendimento a distanza. Non c'e' tempo da perdere", è stata questa la reazione di Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia. Anche dal Codacons arriva un grido d'aiuto: "Chiediamo al Governo di varare subito misure a sostegno delle famiglie con figli, come sgravi fiscali e la sospensione degli obblighi contributivi per chi sarà costretto a ricorrere a baby sitter durante il periodo di chiusura ".

MISURE PER I LAVORATORI - Non bisogna dimenticare che questa situazione sta causando alcuni problemi anche a chi opera all'interno della scuola.Tra tutti i collaboratori scolastici che hanno contratti con cooperative e questi giorni di chiusura vengono conteggiati come giorni di ferie. Per questo, l’Unione sindacale di base ha inviato al Governo "la richiesta di una direttiva urgente che scongiuri per i lavoratori della scuola conseguenze retributive e contributive legate alle ordinanze con le quali in vari territori è stata disposta la chiusura dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, ordinanze emanate per ragioni di salute pubblica e di contenimento del rischio epidemiologico Covid-19". E' quanto si legge in una nota a firma del sindacato di base. Usb chiede di "considerare con valore retroattivo, a far data dal primo giorno di chiusura delle scuole, le giornate di assenza conseguenti alla emergenza sanitaria in atto, ove debitamente documentate, quali giornate di servizio effettivamente prestato dal punto di vista sia retributivo sia contributivo, sia per i lavoratori pubblici che per i lavoratori impiegati nel servizio pubblico ma con contratti di natura privata". 

VERSO LA CHIUSURA DI TEATRI E CINEMA - Si punta a un incremento del 50% dei posti letto in terapia intensiva e del 100% nelle unita' di pneumologia e malattie infettive. Il timore dunque è che il sistema possa non reggere: da qui l'eventualità di evitare ogni assembramento, fermando ogni tipo di manifestazione nei luoghi pubblici. Per quanto riguarda le manifestazioni sportive, l'indicazione del governo è quella di consentirle esclusivamente a porte chiuse. In Consiglio dei ministri non è escluso che arrivi il via libera allo slittamento del referendum che potrebbe essere accorpato alle regionali. Al Cdm non parteciperà il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli che è in autoisolamento al Mise dopo aver avuto un incontro con l'assessore lombardo Alessandro Mattinzoli, risultato positivo al coronavirus.