cronaca

Il governatore: "La gente continua a morire, saremo inflessibili"
2 minuti e 10 secondi di lettura
Ancora polemiche per la gente in strada, ancora un caso a Genova, ancora una volta al centro del dibattito la situazione di via Sestri nella delegazione genevoese di Sestri Ponente. Nelle ultime ore l'immagine della via piena di persone in giro ha fatto riesplodere il caso, e non è la prima volta.   

Il primo a intervenire è il governatore della Liguria Giovanni Toti che ripostando sul suo facebook la foto della via piena commenta: "Amici, queste sono le immagini di via Sestri a Genova questa mattina. Così proprio non ci siamo. Vorrei chiedere a questi sconsiderati cittadini se davvero ognuno di loro ha un buon motivo per essere lì. Fare la spesa, andare a comprare un giornale non può essere il pretesto per fare quattro passi al sole. È un comportamento irresponsabile, da idioti" attacca il presidente di Regione Liguria che non usa mezzi termini.

E ancora, guardando ai risultati che le misure contenitive stanno dando aggiunge rimarcando come la situazione sia ancora grave nel Paese: "Non vorrei che le piccole buone notizie di queste ore fossero fraintese: nei nostri ospedali si continua a morire. E ci sono medici, infermieri e sanitari che lavorano da settimane senza sosta, mettendo a rischio la propria salute. Prima di uscire e infrangere le regole guardatevi allo specchio e pensate a loro. Ho già chiesto al sindaco di Genova Bucci e agli altri sindaci liguri di fare controlli a tappeto e multe salate a tutti quelli che non rispettano le norme. Saremo inflessibili, ne va della salute di tutti. Nei nostri ospedali ci sono persone ammalate che gioiscono di essere estubate, avendo comunque un casco per la ventilazione in testa, ve ne rendete conto? Vogliamo andare avanti così? Per uscire in sicurezza domani, dobbiamo rigorosamente stare a casa oggi. Non so più come dirlo!".

Come detto non è la prima volta che via Sestri finisce al centro dell'attenzione mediatica per le persone che vi si trovano a camminare. La prima volta risale al 13 marzo scorso. I controlli da allora si sono notevolemte intensifiati e nell'area ci sono due presidi fissi da parte della polizia locale di Genova, uno a piedi e uno in macchina per tutto il giorno (GUARDA QUI). Di fatto come spiegato anche dal municipio nella zona sono presenti diverse attività che possono restare aperte in questo periodo nonostante le restrizioni previste dal governo per limitare la diffusione del Coronavirus. Negozi alimentari e servizi concentrati nella strada straca causano come conseguenza un afflusso di più persone nello stesso momento.