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In serata telefonata tra Beppe Grillo e Luigi Di Maio
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In corso l'incontro al Colle tra Giuseppe Conte, convocato questa mattina alle 9.30, e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.  E' deciso: sarà Giuseppe Conte il premier dimissionario a essere incaricato di tentare di formare il governo sostenuto da M5s e Pd. 

Il lungo colloquio è terminato alle 10.30. L'accordo tra Pd e M5s è arrivato nella giornata di ieri. La decisione al termine di due giri di consultazioni, seguiti alla crisi innescata da Matteo Salvini e culminata con le dimissioni di Conte, il Capo dello Stato ha ascoltato le posizioni dei partiti, con un atteggiamento che nei giorni scorsi il Colle aveva definito notarile, e ha tratto le sue conclusioni, affidate a un comunicato letto dal consigliere per l'informazione.


"Abbiamo riferito al presidente di aver accettato la proposta del M5s di indicare in quanto partito di maggioranza relativa il nome del presidente del Consiglio dei ministri. Questo nome ci è stato indicato dal M5s nei giorni scorsi" così il segretario del Pd Nicola Zingaretti al termine delle consultazioni. "Abbiamo altresì confermato risolutamente l'esigenza ora di costruire un governo di svolta e discontinuità" ha aggiunto. "Sia chiaro che non c'è alcuna staffetta da proseguire e non c'è alcun testimone da raccoglie ma semmai una nuova sfida da cominciare". Il nuovo governo porterà, ha concluso il segretario, "l'inizio di una nuova stagione, civile, sociale e politica".


"Siamo sempre stati un movimento post ideologico, abbiamo sempre pensato che non esistano schemi di destra o sinistra ma solo soluzioni. Ci hanno accusato dell'essere dell'una o dell'altra parte. Questi schemi sono ampiamente superati" queste le parole di Luigi Di Maio al termine dell'incontro con il presidente della Repubblica.


"Il ruolo di Giuseppe Conte ci fa sentiti garantiti sulle politiche che vogliamo realizzare" ha proseguito Di Maio. "Si sono alimentate tante polemiche sulla mia persona - ha rilevato - e mi ha sorpreso che in una fase così delicata qualcuno abbia pensato al sottoscritto piuttosto che al bene del Paese. La Lega mi ha proposto di propormi come premier per il M5s e mi ha informato di averlo comunicato anche a livello istituzionale. Li ringrazio con sincerità ma con la stessa sincerità dico che penso al bene di questo Paese e a non me". A proposito dell'apprezzamento espresso da Trump a Conte, Di Maio ha detto: 'Ci indica che siamo sulla strada giusta'.


Ieri sera poi è arrivata una telefonata tra Beppe Grillo e Luigi Di Maio. A quanto si apprende da fonti vicine a Di Maio e al Garante del M5S, Grillo ha chiarito che il suo riferimento, nel post, "è ai ministeri più tecnici" e "sfido i partiti a trovare persone migliori".