porti e logistica

Il caos lungo le arterie autostradali della Liguria continua a creare pesanti conseguenze
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"Ma il sottosegretario ai Trasporti ligure Traversi dov'è?" Alessandro Berta, direttore dell'Unione Industriali della Provincia di Savona, punta il dito verso Autostrade per l'Italia e si chiede dove sia sparito il ministero dei Trasporti. Automatico chiedersi quindi quale sia il ruolo di Roberto Traversi, il sottosegretario ligure che fa capo al dicastero guidato dal ministro De Micheli.

Il caos autostrade sta tenendo di fatto imprigionata nelle code l'intera Liguria. I cantieri, le chiusure notturne, le mancate riaperture per la necessità di nuove ispezioni o lavori stanno mandando da settimane nel caos più totale la viabilità autostradale e ordinaria. Un disastro che si ripercuote sull'economia della regione, porto e turismo in primis. "I danni sono incalcolabili. E poi pensiamo a quanti turisti si saranno chiesti che senso ha venire in Liguria per fare tre ore di mare e il resto della giornata in coda" spiega ancora il direttore Berta a Primocanale.

Il sottosegretario Traversi in precedenza aveva parlato di sicurezza. I cantieri in corso "sono il risultato di 15 anni di incuria sui quali anche la magistratura indaga" accusando chi si lamenta delle code di "non avere a cuore la sicurezza stessa". Immediata era arrivata la replica di Maurizio Rossi, già componente della Commissione Trasporti al Senato nella XVII legislatura, che più volte ha posto l'attenzione sulla condizione di isolamento in cui versa la Liguria (LEGGI QUI), problemi che non possono essere affrontati con slogan o discorsi superficiali.

Di notte in ogni angolo della Liguria si verificano chiusure più o meno a sorpresa, che siano di caselli o interi tratti autostradali. Gli orari delle riaperture sono un punto interrogativo, se si trova un problema il tratto resta chiuso e per chi si deve muovere e lavorare diventa un incubo. Ore di lavoro perse in coda. Per questo da Regione Liguria e dai sindaci è arrivata la richiesta per rimodulare il piano sulla sicurezza per far sì di non mandare letteralmente in tilt la Liguria.

Il direttore degli Industriali di Savona non usa mezzi termini: "C'è una chiara responsabilità di Autostrade, per quello che non è stato fatto, ma ce n'è per l'asino e anche per chi lo tira". Il riferimento al ministero dei Trasporti è evidente. "Il Mit impone dei controlli creando questa situazione senza prevedere che il tutto avrebbe causato disagi non è esente da colpe - spiega ancora Berta -. Questa situazione avviene inoltre un momento di ripartenza per l'economia". Le conseguenze sull'intero sistema economico produttivo è evidente come spiega ancora il presidente degli industriali della provincia di Savona: "Abbiamo aziende industriali che attendono le forniture e di poter spedire le merci. I camion non si sa a che ora arrivano, questo sta creando problemi a tutti, problemi di costi e di consegne", conclude Berta.