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Scomparso a 73 anni l'attaccante friulano, alla Sampdoria dal 1965 al 1972
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 Addio "Bisontino". Se n'è andato a 74 anni Ermanno Cristin, idolo della Sud in quella Sampdoria povera ma dignitosa che nel 1966 per la prima volta nella sua storia era retrocessa, tornando subito in A anche grazie ai suoi gol e frantumando tutti i primati di categoria. La foto del rigore negato al Flaminio proprio per un fallo del portiere laziale su di lui era stata l'emblema di una retrocessione ingiusta, ma la Samp era tornata in A anche grazie alla forza e al coraggio del suo "Bisontino". La sua combattività e il suo istinto per il gol lo avevano reso il giocatore più amato dalla tifoseria (nella foto, Cristin al centro attorniato dai giovanissimi Bosotin e Mantero).


Da tempo malato, Cristin era tornato a vivere in Friuli, nella sua San Giorgio di Nogaro dove era nato il 22 giugno 1945. Giunto men che diciottenne nel vivaio del Doria, dopo un anno in prestito al Simmenthal Monza giocò per otto campionati al centro dell'attacco blucerchiato, con un bilancio di 34 reti in 180 presenze. Una breve parentesi al Mantova nel 1972/'73, quindi l'ultimo campionato nella Sampdoria agli ordini di Guido Vincenzi, nel torneo del famoso ripescaggio agostano. Giocò quindi per Livorno, Acireale e dal 1976 al 1979 nell'Entella Chiavari.

Sino alle ore 14 di lunedi prossimo Cristin si trova all'ospedale di Palmanova Jalmicco. L'indirizzo di casa è Ermano Cristin Strussiat Marina Villaggio Roma 116 Torviscosa UD. I funerali si terranno lunedi, 25 novembre, alle ore 15, nella chiesa di Villanova, di San Giorgio di Novaro, provincia di Udine

Alla famiglia e ai sampdoriani tutti vanno le affettuose condoglianze di Primocanale.