cronaca

Provvedimento di emergenza. Giampedrone: "Uno scandalo, a tre anni dal Morandi"
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Chiusura al traffico pesante del viadotto di valle Ragone sulla A12, tra i caselli di Lavagna e Sestri Levante, trovato in pessime condizioni a rischio di un Morandi-bis. Questa la misura di emergenza successiva alle ispezioni dei tecnici del ministero dei Trasporti e a una riunione di emergenza in Prefettura convocata nel primissimo pomeriggio, dove si sono esaminate le possibili conseguenze e la necessità di un intervento tempestivo. Delle condizioni del viadotto ci eravamo occupati a Primocanale ai primi di aprile.


Piloni arrugginiti sulla A12, paura a Sestri Levante: "Temiamo un Morandi-bis"- L'INCHIESTA 

"La situazione è preoccupante - dice alla nostra emittente l'assessore regionale alla protezione civile Giacomo Giampedrone, in vista della riunione in Prefettura -e dovremo pensare innanzitutto alla sicurezza dei mezzi pesanti e di tutti i veicoli cercando di capire cosa bisogna fare e in secondo luogo capire il ritorno negativo su Lavagna e Sestri Levante, contando che proprio ora i mezzi pesanti dovranno uscire a Lavagna e rientrare a Sestri Levante, a tre anni dal Morandi è indecente. Anche la risposta deve essere più celere e impattante rispetto alla possibilità di incidenti in un tratto di strada con 3 corsie e una di emergenza".

"L'aspetto legato alla sicurezza del viadotto è fondamentale, poi vengono anche le ripercussioni: ho sentito i sindaci e vedremo, come è possibile che a tre anni dal Morandi siamo ancora in questa situazione? Bisogna limitare la percorribilità di questi viadotti, dall'altro siamo ancora con il Ministero a fare le ispezioni, ci siamo messi al tavolo per cercare di diluire la situazioni cantieri nell'estate, ma se siamo ancora in questa fase sia il Ministero che la concessionaria ce lo devono dire, se emerge che questi viadotti sono pericolosi e non sono consoni al transito dei carichi pesanti. Abbiamo parlato con il sindaco di Sestri Valentina Ghio: il viadotto era già stato più volte segnalato ad Autostrade".


"Sono situazioni che abbiamo già visto l'estate scorsa e quella prima, io mi domando se è compatibile l'ispezione con questi esiti dopo tre anni dal ponte Morandi".Intanto questa limitazione dovrebbe perdurare per il traffico pesante in attesa dell’avvio dei lavori di adeguamento dell’opera, dei quali la Direzione di Tronco di Genova ha già avviato la progettazione. Parallelamente, è stato individuato nel Politecnico di Torino, l’Istituto Universitario cui affidare la validazione di possibili innalzamenti del carico pesante transitabile, in merito alle soglie di carico massimo, da sottoporre e confermare nelle prossime ore. Il viadotto Valle Ragone, resta pienamente fruibile al transito dei veicoli leggeri.


LA REGIONE - Il presidente Toti ha chiesto al ministro Giovannini che il piano delle ispezioni e degli cantieri sia compatibile con le esigenze delle imprese e della vita dei cittadini, in un momento fondamentale per la ripartenza della Liguria e del Paese intero dopo oltre un anno di pandemia. "Il ministro Giovannini - si legge nella nota di Regione Liguria - ha concordato con il presidente Toti la necessità di un piano di lavori che sia concordato con Regione Liguria per garantire la compatibilità tra gli interventi di messa in sicurezza e la ripresa delle attività produttive e la riapertura della mobilità interregionale". Il ministro Giovannini, prosegue la nota "ha assicurato che si attiverà con le strutture competenti del ministero e che nei prossimi giorni verranno concordate le modalità operative per coniugare le esigenze di sicurezza e della viabilità al fine di non incidere negativamente sulla ripresa economica della regione".


L'INTERROGAZIONE - "La Lega ha presentato una interrogazione urgente al ministro Giovannini dopo la chiusura immediata ai tir oltre le 3,5 tonnellate per il viadotto valle Ragone sulla autostrada A12, tra i caselli di Lavagna e Sestri Levante. Chiediamo che in Commissione Trasporti venga audito il super ispettore Placido Migliorino per capire cosa sta succedendo". Lo scrive in una nota il deputato della Lega Edoardo Rixi, componente della Commissione Trasporti e responsabile nazionale Infrastrutture. "Era stato garantito che le verifiche erano finite - prosegue -. Chiediamo al ministro garanzie sulla sicurezza per la circolazione di persone e merci. A quasi tre anni dal crollo del ponte Morandi vorremo capire se le verifiche sono state fatte o se si procede a caso. Per Autostrade è tutto a posto, per i tecnici del Mims no? La Liguria non può continuare con continui blocchi in autostrada mentre restano ferme opere fondamentali come la Gronda di Genova. Qualcuno - conclude - sta giocando con la vita dei liguri e non possiamo più tollerarlo. Il ministro venga in Commissione Trasporti e ci spieghi chi racconta frottole."

IL MONDO DELL'AUTOTRASPORTO - I lavoratori del settore autotrasporto, i driver incaricati alla consegna dei pacchi in primis, ma anche i cittadini tutti, subiscono questi disagi quotidianamente. Le segreterie sindacali esprimono viva preoccupazione per il rischio che i lavoratori dell'autotrasporto corrono ogni giorno. "Passare un gran numero di ore, bloccati nel traffico, porta ad infrangere il rapporto tra ore di guida e ore di riposo, mettendo a rischio l'incolumità dei lavoratori e di tutti gli utenti della rete viaria. Inoltre quest'assurda situazione prolunga l'impossibilità per gli autisti di consumare un pasto caldo, prima a causa della pandemia, ora a causa dell'aumento dei tempi di percorrenza".

IL MONDO DEI CONSUMATORI - "Non c'è pace per le autostrade liguri", commenta il presidente di Assoutenti Furio Truzzi - e la misura è colma: serve subito un delegato dei consumatori alla sicurezza, da inserire nelle strutture che gestiscono autostrade, ferrovie e trasporti in genere, con lo scopo di garantire gli interessi degli utenti che usufruiscono dei servizi resi".


LE REAZIONI DELLA POLITICA - "Il ministero e Autostrade hanno dimostrato totale inadeguatezza nella gestione delle criticità che riguardano le infrastrutture liguri, i cittadini non possono e non devono essere ulteriormente presi in giro. Soprattutto non dopo aver pianto le 43 vittime del Morandi e aver vissuto mesi di disagio", lo scrive in una nota la deputata Manuela Gagliardi di Cambiamo!, dice nella nota. "Ora che il Paese si appresta a ripartire con nuove disposizioni sulle riaperture e l'arrivo della bella stagione è inaccettabile che un territorio come la Liguria, che è già stato estremamente penalizzato dalla presenza di molteplici cantieri la scorsa estate, si trovi di fronte di nuovo a questo tipo di problematica. E' assurdo che a tre anni da quel tragico crollo, siamo ancora nella fase delle ispezioni e che il Ministero non sia stato in grado di costituire e rendere operativa l'agenzia nazionale per la sicurezza - Ansfisa. La pericolosità di questo viadotto inoltre era già stata segnalata -sottolinea la parlamentare di Cambiamo! - è inspiegabile la ragione per cui il gestore non sia tempestivamente intervenuto. Non si può giocare così con la sicurezza delle persone. Ministero e Autostrade si impegnino a ripristinare al più presto le condizioni di sicurezza di questo ponte e, allo stesso tempo, a garantire la percorrenza delle autostrade perché non possiamo più permetterci code e rallentamenti, non in in momento delicato come questo".


"Mi chiedo come, dopo che i sindaci della zona sono più volte intervenuti per chiedere sicurezza, lo stato del viadotto possa essere stato accertato solo ora. Perché le ispezioni non sono state effettuate prima?", Lo scrive in una nota Raffaella Paita, deputata di Italia Viva, a proposito della chiusura al traffico del viadotto sulla A12, tra i caselli di Lavagna e Sestri Levante, disposta dai tecnici del Mit. "E' davvero paradossale che, dopo 2 anni di finte discussioni sulla revoca, ci si trovi ancora in una tale situazione di insicurezza. Martedì prossimo ai rappresentanti delle Autostrade, nell'audizione convocata dalle Commissioni riunite di Trasporti e Ambiente sul tema dei cantieri in Liguria, chiederemo di spiegare come sia stato possibile che una infrastruttura così importante sia arrivata a un tale stato di degrado. Non solo, chiederemo di audire anche i sindaci di Lavagna e Sestri Levante, per essere al loro fianco visto che vivranno l'ennesimo disagio".


"Autostrade, che da mesi tiene in scacco l'intera rete della Liguria tra controlli e manutenzioni, aveva rassicurato solo tre mesi fa i sindaci dei comuni di Sestri Levante e Lavagna ribadendo che sul viadotto Valle Ragone sulla A12 erano state effettuate le verifiche d'ordinanza trimestrali. Oggi, dopo un'ispezione del Mit, lo stesso viadotto è stato chiuso ai tir sopra le 3,5 tonnellate. Quindi dei due chi ha ragione? E quali parametri di sicurezza prevedono decisioni così diverse a pochi mesi di distanza? Autostrade e Mit chiariscano le motivazioni che hanno portato all'improvviso stop di oggi". Lo ha detto il capogruppo del Pd in Regione Liguria Luca Garibaldi commentando la chiusura del viadotto sull'autostrada A12 per i mezzi pesanti. "A fronte di segnalazioni ripetute e richieste di controllo da parte dei sindaci del territorio sull'area - sottolinea Garibaldi - un provvedimento deciso all'improvviso come questo può essere motivato unicamente da ragioni di urgenza e motivi di sicurezza. Condivido le preoccupazioni dei sindaci su una misura che impatterà sulla mobilità dell'intero Levante".



"A tre anni dalla tragedia del ponte Morandi, questa notizia ci dice tre cose: che Aspi continua a non dare priorità assoluta allo stato di salute dei manufatti sulla rete che ha in concessione; che continua a non imparare dai propri errori e infatti il ponte sull'A12 è in condizioni più che precarie; e che questa è un'emergenza nazionale. La sicurezza delle infrastrutture deve essere al primo punto dell'agenda di Aspi… e invece non solo per Aspi non lo è, ma pare che la concessionaria addirittura non abbia nemmeno avvisato Regione sullo stato di degrado del viadotto in questione", lo dichiara il capogruppo regionale del M5S ligure Fabio Tosi. "I controlli, che vanno avanti da quando è crollato il Morandi, a che punto sono? Quali altre amare sorprese dobbiamo aspettarci dopo anni di incuria e ingordigia? Mentre noi ci facciamo queste domande, c'è chi pensa a sproloquiare sul ponte sullo stretto di Messina! Prima di pensare a spendere miliardi su opere peraltro assurde, pensiamo a mettere i sicurezza quelle esistenti, onde evitare che le nostre vite siano perennemente in pericolo".