cronaca

Saranno 206 in tutto
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Ha solo tre mesi, la più giovane tra gli 85 piccoli profughi afgani che sono arrivati al soggiorno militare di via Lamarmora a Sanremo, quando ancora è buio, dopo un viaggio di dieci ore a bordo del primo di cinque pullman dell'esercito italiano, scortati da carabinieri e polizia. Sono partiti alle 19,30 da Roma insieme alle loro famiglie, fuggite dall'Afghanistan. Sono medici, infermieri, ingegneri e altri professionisti che hanno collaborato con gli italiani in missione di pace.

Sono 206 in tutto, i profughi che trascorreranno la quarantena a Sanremo: Nelle prossime ore verranno sottoposti a tampone e, se risulteranno negativi al Covid-19, saranno poi accompagnati in altre città italiane, per ricostruire una nuova vita. Arrivano alla spicciolata. Il tempo di scendere dall'autobus con le poche cose che sono riusciti a portare via dalle loro case e raggiungere le loro stanze. Poi il cancello del soggiorno militare si riapre per accogliere un altro autobus.

Il secondo arriva poco dopo l'alba. Il terzo alle 7. I bambini si affacciano, salutano e sorridono. Nei loro occhi lo stupore di un giorno nuovo in una città che non conoscono. In Afghanistan hanno lasciato gli amici, i giochi, la casa. Qui troveranno altri giocattoli: quelli portati per loro dalla Croce Rossa Italiana, i cui militi hanno allestito ieri un campo all'interno del soggiorno militare. Altri doni li hanno offerti i familiari degli appartenenti alle forze armate.