porti e logistica

76 i firmatari della lettera a Giovannini, le interviste su Primocanale
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 "Non sappiamo cosa dire ai nostri cittadini", "come convincere i turisti ad arrivare in Liguria ora che vedono solo code chilometriche?", "abbiamo strappato solo piccole conquiste con grande fatica", "se si vuole penalizzare la Liguria che ce lo dicano", "la misura è colma", "abbiamo bisogno come il pane che tutto venga sistemato", "ci vorrebbe l'esercito". I sindaci liguri - 76 in tutto capitanati dal primo cittadino di Cogoleto - che hanno firmato la lettera al ministro Giovannini chiedendo un commissario per gestire l'emergenza autostradale sono tutti uniti ai microfoni di Primocanale. E concordano sul pensiero dell'editore di Primocanale Maurizio Rossi che da anni denuncia (e lo ha fatto anche da parlamentare, quando siedeva in Senato) le criticità del sistema infrastrutturale ligure.

Il primo a parlare è il sindaco di Cogoleto Paolo Bruzzone: "I turisti saltano le nostre località per dirigersi dove è più facile l'accesso. Dopo il caos dello scorso anno e il Covid per molte attività perdere anche questa stagione vorrebbe dire chiudere definitivamente. Come sindaci della zona chiediamo un maggiore coinvolgimento per quello che riguarda la gestione della viabilità dei nostri territori. Sappiamo che le strade e autostrade hanno bisogno di lavori ma questi devono essere programmati anche sentendo la nostra voce" (Guarda qui).


Uno stato dell'arte impietoso e gravemente invalidante per turismo e commercio, come racconta a Primocanale la sindaco di Savona Ilaria Caprioglio: "Con gli interventi necessari e doverosi sulla rete autostradale il nostro traffico si riversa sulla rete statale e provinciale che però non gode di migliore salute. Ricordo il disagio che provocano soprattutto i mezzi pesanti e che la nostra economia si basa sulla portualità dove abbiamo il nodo mai risolto della viabilità da e per il porto. Se pensiamo che abbiamo una stagione turistica alle porte e che gli operatori si stanno preparando ad accogliere i turisti, sappiamo come possiamo accoglierli? Con le immagini di code chilometriche? Ricordo che siamo la porta di ingresso alla Costa Azzurra, i turisti devono poter arrivare!" (Guarda qui).


Per la sindaco di Rossiglione Katia Piccardo questo passaggio è solo l'ultimo di una serie, faticosa e dai risultati poco incoraggianti: "E' uno dei tanti atti di pressing che stiamo portando avanti, ma non è il primo. Abbiamo anche creato un tavolo di dialogo permanente con altri sindaci delle valli e per avere un costante aggiornamento incontriamo tutti i mesi in call conference Aspi. A26 e A10 con la loro maglietta nera di disservizi e disastri hanno fatto sì che fosse aperto un dialogo. Abbiamo raccolto con grande fatica piccoli risultati come l'esenzione del pedaggio autostradale. Adesso è centrale che si debba mettere mano a viadotti e gallerie. Il vero interrogativo da porsi è come si sia potuto arrivare a questa situazione" (Guarda qui).


Marco Melgrati, primo cittadino di Alassio, porta ragionevoli dubbi sulle scelte di apertura e chiusura dei cantieri: "Siamo stati ad aspettare che i cantieri fossero smontati almeno nel periodo dei festivi e prefestivi perché così ci avevano assicurato, poi vediamo che non succede niente e allora... Non è possibile andare avanti così, se si vuole penalizzare la Liguria ce lo dicano. Ci vogliono 5 ore per arrivare da Milano o Torino sulle nostre spiagge, non so fino a quando un turista deciderà di venire ad Alassio con queste condizioni" (Guarda qui).


"Ormai la misura è colma", tuona il sindaco di Albisola Superiore Maurizio Garbarini. "Siamo arrivati ad adottare delle misure così drastiche dopo anni e anni di stanchezza. Sempre più questi cantieri creano difficoltà enormi al territorio, soprattutto per chi ha il casello autostradale in città come Albisola. Inutile farmi risparmiare sul tragitto con l'esenzione del pedaggio quando mi tengono fermo in coda o mi dirottano fuori dall'autostrada" (Guarda qui).


La situazione dell'entroterra è altrettanto fragile, spiega il sindaco di Cairo Montenotte Paolo Lambertini: "Il nostro entroterra subisce le conseguenze relative alla fragilità delle infrastrutture liguri come tutti, durante il periodo estivo viene messa ancor più in evidenza. Abbiamo bisogno che ci sia un intervento serio, concreto, rapido per arrivare alla risoluzione di questo problema. Abbiamo bisogno come il pane che succeda e non con i tempi della burocrazia di oggi" (Guarda qui).


"Ci vorrebbe l'esercito!" commenta a Primocanale Omar Missarelli, vicesindaco di Masone: "Tra 60 giorni dovrebbe riaprire dopo 18 mesi la statale del Gnocchetto ma a quel punto sarà già fine luglio, estate piena. Dal dicembre 2019 non ci siamo piu rialzati, dopo il cedimento della galleria Bertè sulla A26" (Guarda qui).