GENOVA - Il 25 aprile sarà nel segno anche della comunità ucraina: per il 77esimo anniversario della Liberazione d'Italia dal nazifascismo, non poteva mancare un riferimento a quanto l'Europa sta attraversando in questo delicato momento storico. Per questo motivo il 25 aprile il coro nazionale ucraino, "National Ukrainian Folk Ensemble Veryovka", sfuggito alla guerra lo scorso 5 aprile da Kiev, si esibirà Durante il concerto del Teatro Carlo Felice Piero però fornendo un assaggio di quella che sarà l'esibizione del 27 aprile.
"Si tratta di un doppio appuntamento che il Teatro Carlo Felice è ben lieto di ospitare. Il 25 il coro ucraino dalla balconata si esibirà con un canto di liberazione e l'inno ucraino", racconta a Primocanale il sovrintendente Claudio Orazi. "Il 27 invece ospitiamo gli 80 componenti del coro che realizzeranno una serata benefica a ingresso libero, il cui ricavato andrà a sostenere la resistenza ucraina". Per questo motivo l'invito delle istituzioni alla cittadinanza è a partecipare con calore e solidarietà, in modo tale da far sentire accolto il coro che poi verrà ospitato a bordo di una delle navi da crociera Costa, in una speciale tournée italiana nel Mediterraneo.
"Abbiamo fatto rete con tutte le istituzioni, con il Teatro Carlo Felice, con la comunità ucraina per portare per la prima volta in Italia il coro nazionale ucraino dallo scoppio della guerra: credo che unire il momento della 'nostra' Liberazione a quella che gli ucraini stanno cercando di conquistare, difendendo strenuamente il proprio paese, sia un valore ancora più significativo e simbolico. Mi auguro che la reazione della cittadinanza possa essere ancor più affettuosa, specialmente nella data del 27 di aprile in cui servirà tutto il sostegno possibile", aggiunge l'assessore alla cultura di Regione Liguria Ilaria Cavo. "C'è bisogno di medicine, ambulanze e aiuti per chi è rimasto là a combattere".
Dopo i conflitti mondiali, una nuova guerra sta imperversando in seno all'Europa e per questo motivo celebrare il 25 aprile assume un significato ancora più importante. "Chi si rifà ai valori di democrazia, libertà e uguaglianza proprio della Resistenza, non può che esprimere solidarietà nei confronti di un popolo oggi oggetto di una vera e propria invasione", commenta Giacomo Ronzitti, presidente dell'Istituto Ligure per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea. "Chi ha invaso un'altra nazione avrebbe dovuto invece imparare la lezione della Storia. Fortunatamente, però, l'Europa ha mantenuto la pace per più di 70 anni e oggi si sta dimostrando unita e compatta nell'esercitare La diplomazia. Per questo motivo, chiediamo che venga rispettato il diritto inalienabile dell’Ucraina di entrare a far parte della comunità europea".
Il messaggio di pace e fratellanza da speranza alla comunità Ucraina, che ringrazia per l'accoglienza di Genova e della Liguria dimostrata nelle ultime settimane. "Quello che la Russia sta cercando di fare è di cancellare e distruggere la nostra cultura, il fatto di voler accogliere non soltanto le persone, ma anche le tradizioni il nostro popolo ci fa capire il significato di fratellanza tra i popoli e chi siano nelle difficoltà i veri fratelli", esprime così la sua riconoscenza padre Vitaliy Tarasenko.
IL COMMENTO
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