Rappresenta uno dei vertici del verismo musicale italiano. Basata sulla novella omonima di Giovanni Verga, Cavalleria rusticana racconta una storia di passioni forti, tradimenti e vendette ambientata nella Sicilia rurale dell'Ottocento, un microcosmo sociale dove l'onore e la gelosia regolano i rapporti tra i personaggi. In meno di un'ora, Mascagni riesce a costruire una narrazione avvincente sottolineando attraverso la sua partitura moti dell'animo e sequenze cariche di tensione.
Ripreso un allestimento del 2019
In un allestimento che è la ripresa di una produzione già realizzata nel 2019 a firma di Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi, l'opera torna al Carlo Felice da venerdì 14 a domenica 23 novembre con Davide Massiglia sul podio e protagonisti Veronica Simeoni, Luciano Ganci, Gezim Myshketa, Nino Chikovani e Manuela Custer. Tutto si svolge in un solo giorno, la mattina di Pasqua, quando Santuzza, sedotta e abbandonata da Turiddu, scopre che l'uomo è tornato dall'antica amante Lola, diventata moglie del carrettiere Alfio. Accecata dalla gelosia, rivela il tradimento innescando una spirale di violenza che porterà alla morte di Turiddu.
Una scena di 'Cavalleria rusticana' del 2019 la cui messa in scena viene ripresa in questa edizioneL'ambientazione è un antico teatro trasformato dal tempo
“E' il secondo titolo della stagione – ricorda il sovrintendente Michele Galli -, una stagione che come ho già avuto modo di ricordare sta portando risultati molto positivi. Confidiamo molto in questo titolo e i primi riscontri sono soddisfacenti”. “In questa nostra Cavalleria – sottolineano dal canto loro i due registi – abbiamo sentito l'esigenza di rievocare lo spazio fisico di un antico teatro trasformato dal tempo, come ce ne sono tanti in Sicilia, e di cui qui non rimane che un semicerchio sovrastato da edifici stratificati nei secoli, spazio fisico cui dobbiamo le nostre fondamenta di uomini prima che di teatranti. Un palcoscenico simbolico della vita contemporanea e teatro del mondo in cui si riversano passioni pubbliche e private, come quelle di Turiddu e Santuzza”.
Riflette i princìpi del Verismo
Dal punto di vista tematico, Cavalleria rusticana riflette i principi del verismo, mettendo in scena personaggi comuni travolti da passioni elementari in un ambiente realistico che mette in luce le contraddizioni sociali e culturali di una realtà contadina. Non solo un'opera di grande successo storico e popolare ma anche un esempio di come la musica possa raccontare con immediatezza e profondità le vicende più intime dell'animo umano rinnovando il linguaggio operistico dell'epoca.
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