Cultura e spettacolo

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1 minuto e 23 secondi di lettura
di d.vass

In una riunione tra Silvia Salis e le organizzazioni sindacali del Teatro Carlo Felice di Genova la sindaca ha annunciato di non poter venire incontro alle richieste avanzate dai lavoratori perché sul teatro grava un buco di bilancio di due milioni di euro lascito della precedente gestione dichiarando l'impossibilità da parte del Comune di intervenire con risorse proprie e la volontà di ricercare investitori privati che possano ripristinare condizioni di stabilità. Le richieste sindacali riguardano principalmente la parte economica (tra cui buoni pasto, fringe benefit), la stabilizzazione dei precari e il riconoscimento delle professionalità. L'assemblea sindacale seguita all'incontro di ieri ha pertanto deciso di mantenere aperto lo stato di agitazione riservandosi quindi la possibilità di nuove mobilitazioni a sostegno della vertenza che a questo punto è destinata a continuare.

Dal canto suo Enrico Musso, vicepresidente del Teatro che ieri ha affiancato la sindaca nell'incontro con le sigle sindacali ha affermato come "al Carlo Felice ci sono criticità che non sono imputabili né alla gestione precedente né a quella attuale. Se confrontiamo la situazione del 2025 con il 2024 l'unica voce che è peggiorata riguarda il costo del personale che in forza del contratto nazionale è aumentato di circa 500 mila euro. Il ricavo dalla vendita degli abbonamenti è addirittura leggermente aumentato". Poi è intervenuto sul 'buco' di bilancio di 2 milioni di euro lamentato dai sindacati: "Questo perché uno scostamento significativo, di quasi 1,9 milioni, si ha confrontando i conti dell'anno in corso con il bilancio previsionale 2025. Quello proposto a suo tempo al Consiglio di indirizzo si è rivelato in effetti troppo ottimistico".

 

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