Cultura e spettacolo

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Francesco Beri Riboli resta vicepresidente, nel Consiglio direttivo l'ex-presidente Beppe Costa, Mitchell Wolfson jr e Massimiliano Morettini
2 minuti e 3 secondi di lettura
di Dario Vassallo

Di pari passo con il nuovo Consiglio comunale cambiano anche i vertici di Palazzo Ducale. Un cambiamento nel segno della novità ma anche della continuità: restano il vice-presidente Francesco Berti Riboli e l'ex-presidente Beppe Costa inserito nel Consiglio direttivo di cui fanno parte anche Mitchell Wolfson jr e Massimiliano Morettini. La nuova presidente è Sara Armella, avvocato tra i massimi esperti a livello internazionale di diritto doganale il cui studio è stato indicato da Forbes tra i migliori cento studi legali italiani, mentre l’International Customs Law Academy (ICLA) l’ha classificata tra i primi cento esperti al mondo nella materia.

Palazzo Ducale un vero motore di dialogo

Armella è la prima donna a ricoprire questo incarico: "Assumere la presidenza di Palazzo Ducale è per me un grande onore. Per prima cosa ringrazio chi prima di me ha svolto questo incarico. Sono grata alla sindaca Silvia Salis per la fiducia e per avermi indicata nel Consiglio direttivo per un ruolo così significativo, orgogliosa di entrare a far parte di un’istituzione culturale animata da donne e uomini di grande valore con i quali non vedo l’ora di iniziare a collaborare. È una responsabilità che accolgo con profondo senso civico e con affetto sincero per la città. Dopo tanti anni di lavoro fuori da Genova e anche fuori dall’Italia, sento oggi il desiderio di restituire con generosità e impegno ciò che ho avuto il privilegio di ricevere".

Palazzo Ducale un vero motore di dialogo

"Palazzo Ducale - continua Armella - deve continuare a essere non soltanto uno spazio espositivo di eccellenza, ma un vero motore di dialogo, innovazione e identità collettiva. Non deve parlare a sé stesso, ma al mondo. Questo approccio mira a coinvolgere i cittadini, promuovere l’identità locale e contribuire allo sviluppo sociale ed economico delle comunità. Offrirò tempo, energia e passione per rafforzare il ruolo del Ducale come casa comune della cultura: un luogo vivo, accogliente, in cui tutte e tutti possano sentirsi rappresentati. Genovesi, liguri, turisti: dobbiamo attrarli con un’offerta alta, variegata, coraggiosa. Un laboratorio di idee – conclude la neopresidente – aperto alle nuove generazioni, alle arti, al pensiero e alla scienza, capace di dialogare con il mondo senza perdere il legame profondo con il nostro territorio. È questa la visione che mi guida, ed è a questa visione che dedicherò tutto il mio impegno".

 

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