Cultura e spettacolo

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di a.p.

In questo mercoledì 6 agosto ricorrono i 741 anni dalla battaglia della Meloria, quando nel 1284, nei pressi delle secche si svolse lo scontro tra la Repubblica di Pisa e la Repubblica di Genova, con la sconfitta dei pisani. Lo scenario di guerra fu al largo delle coste del porto pisano e indebolì la flotta navale pisana dando di fatto inizio al declino di Pisa come potenza marinara in Italia durante il Medioevo.

Le due potenze da tempo si contendevano la supremazia nel mar Mediterraneo per il controllo dei traffici commerciali. Genova risultava più forte e potente ma Pisa poteva contare sulla alleanza con Venezia, antica rivale della Repubblica. Gli anni precedenti alla battaglia furono segnati da continui saccheggi da parte di entrambe le città nei confronti dei rilievi.  

Il 6 agosto 1284 la flotta della Repubblica di Genova salpò verso Porto Pisano. A guidare la spedizione l'ammiraglio genovese Oberto Doria a bordo della galea di famiglia. A condurre i pisani Albertino Morosini da Venezia. Lo scontro fu durissimo e venne deciso dopo diverse ore dall'attacco laterale portato avanti da Benedetto Zaccaria che con i suoi uomini era rimasto nascosto. Solo venti galee pisane si salvarono. 

La battaglia causò tra i cinque e i seimila morti. Mentre quasi undicimila furono i prigionieri compreso il podestà Morosini, che fu portato con gli altri a Genova nel quartiere che da allora si sarebbe chiamato proprio Campopisano. Solo un migliaio di prigionieri pisani tornò a casa dopo tredici anni di prigionia. Gli altri morirono tutti e sono sepolti sotto il quartiere genovese che tristemente porta ancora il loro nome.

La deportazione forzata di tante migliaia di prigionieri fece perdere alla Repubblica pisana gran parte del proprio esercito, lasciandola indebolita e spopolata tanto da causarne la progressiva decadenza. E proprio in riferimento all'ingente numero di prigionieri pisani a Genova, nacque il detto "se vuoi veder Pisa vai a Genova".

La commemorazione a Genova

ieri a Campo Pisano a Genova si è svolta commemorazione della storica Battaglia della Meloria, combattuta il 6 agosto 1284 dalle flotte di Genova e Pisa, ricordata come uno degli eventi principali che segnò l’epoca delle Repubbliche Marinare. A distanza di 741 anni da quel giorno infausto per i pisani, a Campo Pisano, nel cuore del centro storico genovese, è stata rievocata la celebre battaglia, in ricordo dei soldati fatti prigionieri dalle unità navali della Superba, durante uno scontro cruento, tra le due potenze economiche, marittime e militari che però, a distanza di secoli, è diventato veicolo di memoria, amicizia e fratellanza.
A
lla cerimonia hanno partecipato l’assessora alle Politiche dell'istruzione del Comune di Genova Rita Bruzzone, su delega della sindaca Silvia Salis, il sindaco di Pisa Michele Conti, l’assessore all’Istruzione del Comune di Pisa e presidente dell’associazione culturale Il Mosaico Riccardo Buscemi e la docente dell’Università di Pisa Maria Luisa Ceccarelli Lemut.
 
Per suggellare ulteriormente l’amicizia tra Genova e Pisa, questa edizione dell’evento è stata l’occasione per un focus su due opere conservate nel Museo di Sant’Agostino: uno dei tre capitelli originali della Torre di Pisa e il bassorilievo di Porto Pisano. Le visite guidate, su prenotazione, hanno registrato il tutto esaurito dei posti disponibili.
 
Oltre ai figuranti dei cortei storici di Genova e di Pisa e ai gonfaloni delle due città, erano presenti le associazioni genovesi La mela di Vetro, il Gruppo Storico Sestrese, la Compagnia Balestrieri del Mandraccio e il Gruppo Limes Vitae, mentre da Pisa sono arrivate l'associazione culturale Il Mosaico, le rappresentanze dell’associazione Marinai d’Italia, della Lega Navale, dell’Accademia dei Disuniti, l’Archeo Club e il Gruppo Balestrieri di Porta San Marco.

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