GENOVA - Imparare a fare coding usando l'inglese assieme ai dottorandi dell'Università di Genova, interagire con il robot iCub dell'Iit, capire meglio i fenomeni atmosferici con Arpal: sono soltanto alcune delle attività che tanti bambini e giovani hanno potuto sperimentare mettendosi alla prova nella Sharper Night, che si è svolta tra i Giardini Luzzati, l'Acquario di Genova e il Museo di Sant'Agostino. Giunta alla sua quarta edizione 'genovese', è l'iniziativa che mette in rete i tanti enti del territorio e che celebra la notte europea dei ricercatori e delle ricercatrici. Un modo per fare divulgazione e divertirsi allo stesso tempo, per comunicare al pubblico i progetti che portano la Liguria nel futuro e magari per far innamorare qualche futuro ricercatore della scienza e non solo. Primocanale con una lunga maratona ha raccontato la manifestazione, in una trasmissione che ha permesso al pubblico - collegato in tv, ma anche su Youtube e su Facebook - di seguire in diretta esperimenti, laboratori, presentazioni.
Tra le curiosità emerse al Museo di Sant'Agostino, dove i musei civici di Genova hanno presentato i loro progetti all'avanguardia, tra cui una app immersiva per il Cimitero di Staglieno, un visore virtuale di realtà aumentata che permette di "toccare con mano" gli oggetti esposti al Museo Chiossone e una stampante 3D che permette di scannerizzare le collezioni e stamparle in scala ridotta o 1:1 per studiarle senza danneggiarle.
Nel corso della serata, si è anche fatto il punto con l'Università di Genova sulla grande offerta formativa dell'ateneo che forma e ha già formato i giovani che decidono poi di perseguire la strada della ricerca, assieme al rettore Federico Delfino e alla delegata all'orientamento Giulia Pellegri.
La notte è stata organizzata dall’Università di Genova e dall’INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Sezione di Genova assieme a CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, IIT – Istituto Italiano di Tecnologia, Associazione Festival della Scienza, ADI – Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca in Italia, ALISA – Azienda ligure sanitaria, ARPAL – Azienda Regionale per la Protezione dell'Ambiente Ligure, Comune di Genova e la partecipazione di Acquario di Genova, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli DTII – Ufficio Laboratorio di Genova, IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, Osservatorio Astronomico del Righi, Polizia di Stato – Gabinetto regionale di Polizia scientifica per la Liguria e TICASS – Tecnologie innovative per il controllo ambientale e lo sviluppo sostenibile.
IL COMMENTO
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