Tre nuove arene estive a Genova – a Pontedecimo, san Teodoro e Nervi -, inserite in un progetto intitolato “Fuori dal centro – Festival. Cinema, musica, incontri”. Curata da Giancarlo Giraud e Valentina Damiani e organizzata da ACEC-S.A.S. Liguria con la collaborazione del Club Amici del Cinema, Nickelodeon, Cineclub Fritz Lang e del Cinema San Siro, la manifestazione propone 36 film spesso abbinati a incontri con autori e associazioni, presentazioni di libri ed esibizioni musicali. La manifestazione aderisce a Cinema Revolution, iniziativa del Ministero della Cultura grazie alla quale l'ingresso per i film italiani ed europei costa solo 3,50 €.
Le arene sono la “Montaldo”, ospitata alla S.O.M.S “La fratellanza” di via Isocorte, “Cinema in Villa” a Villa Giuseppina in via Bologna e “Nervicinema” al cinema San Siro: “Riteniamo importante realizzare un programma composto da proiezioni, musica e incontri in tre quartieri fuori dal centro storico nei quali questo tipo di offerta culturale è tendenzialmente carente, soprattutto nel periodo estivo - afferma il direttore della manifestazione Giancarlo Giraud -. Va proprio in questa direzione l'apertura dell'arena “Montaldo” che fa ritornare a Pontedecimo il cinema in estate dopo quarant'anni di assenza». La “Montaldo” sarà aperta venerdì 5 luglio alle 21.15 con una serata in omaggio al regista genovese da cui prende il nome scomparso l'anno scorso con la proiezione di “Achtung! Banditi!” di Carlo Lizzani dove fu attore, preceduta dal cortometraggio “Achtung Location!” sui luoghi della val Polcevera in cui fu girato il film e dall'inaugurazione di “Giuliano Montaldo. Partigiano del cinema”, esposizione di foto, locandine e manifesti.
Guardano invece a oriente le aperture di “Cinema in Villa” e “Nervicinema”: la prima mercoledì 3 luglio alle 21.15 proporrà “Perfect Days”, il grande successo di Wim Wenders tutto ambientato a Tokyo, mentre la seconda venerdì 5 luglio alle 21.15 vedrà in programma “C'era una volta in Bhutan” di Pawo Choyning Dorji, film al tempo stesso leggero e profondo sulle prime elezioni democratiche svoltesi nel piccolo stato situato sui monti dell'Himalaya.
IL COMMENTO
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