E' stata l'insoddisfatta cameriera di fast food che insieme ad un'amica abdica allo stillicidio quotidiano di una vita senza futuro per cercare la libertà in un folle viaggio attraverso il gran canyon in 'Thelma & Louise'; la suora che decide di aiutare coraggiosamente un condannato a morte che si proclama innocente nel suo percorso verso l'esecuzione in 'Dead man walking' che le è valso l'Oscar dopo quattro nomination, e decine e decine di altri personaggi ancora. Susan Sarandon, star indiscussa del cinema hollywoodiano, in prima fila in tante battaglie politiche e civili, prima fra tutte quella per i diritti degli omosessuali, è la star che ha illuminato il red carpet del Riviera International Film Festival di cui è giurata.
Quando deve giudicare un film cosa le interessa? “Cerco soprattutto storie interessanti raccontate in maniera convincente, nuove prospettive e anche una buona capacità interpretativa”.
Lei ha già visto i film in concorso, senza fare titoli ce n'è qualcuno che le è particolarmente piaciuto? “Per ora non posso parlare, devo ancora sedermi con tutti gli altri membri della giuria e decidere in merito. Però sono tutti ottimi film”
Conosce la Liguria? E' mai venuta qui prima? “No, è la prima volta. Sono qui con i miei figli che domenica andranno a Genova per vedere la città ma anche la partita di calcio. Uniscono il piacere alla passione per lo sport”
Sarandon ha comunque frequentato molto il nostro paese complice una relazione con il regista Franco Amurri da cui è nata la figlia Eva. Un amore per l'Italia che vorrebbe si concretizzasse in qualcosa di più: “Vorrei il passaporto, mi piacerebbe diventare cittadina italiana. Magari possiamo provarci insieme, chissà che questa occasione qui al Festival non possa sbloccare la situazione”
IL COMMENTO
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