GENOVA - Ci sono tanti punti panoramici da cui ammirare Genova dall'alto, ma uno decisamente inedito e particolare è quello sopra la cupola della Basilica di Carignano. Una vista che va 'guadagnata' ma per cui vale sicuramente la pena di indossare un caschetto protettivo e di salire circa 230 gradini, arrivando così ad una terrazza a 52 metri d'altezza da cui si può ammirare dal levante della città fino al Porto di Genova. Una vista a 360 gradi, seconda soltanto in città a Terrazza Colombo, che svetta da piazza Dante, che permette di immergersi tra i tetti del Centro Storico, con lo sguardo che corre dal mare fin sui Forti genovesi.
Tutti i weekend è possibile fare una visita guidata, in gruppi di massimo 20 persone, alle ore 10:00, 15:00 e 16:30. L'occasione per scoprire la storia dell'unica chiesa rinascimentale a Genova realizzata dall'architetto perugino Galeazzo Alessi, formatosi a Roma e chiamato dalla famiglia Sauli. La leggenda vuole che all'origine di questa commissione ci fosse una lite tra i Sauli e i Fieschi, perché la famiglia Fieschi non aspettava mai la moglie di Benedetto Sauli per l'inizio della messa nella loro chiesa, Santa Maria in via Lata. Così questo monumento a croce greca, che originariamente doveva avere quattro facciate identiche, è stato costruito in quasi 50 anni di lavori. Da lì il detto "A l'è comme a fabrica de Caignan". Poi per i tempi che si protrassero a tal punto da impedire a Galeazzo Alessi di veder compiuto il suo progetto e per i costi, ci furono delle modifiche e oggi vediamo soltanto due dei quattro campanili che dovevano essere realizzati.
Durante la visita, per cui è necessario indossare un caschetto per alcuni punti in cui la scala presenta soffitti più bassi, si potrà salire prima ad un primo livello da cui si potrà camminare su quattro lunghi bracci che si protendono sulla città, dando la percezione di "passeggiare sul cielo di Genova", e poi risalendo la scala all'interno della cupola, arrivare in cima da dove ammirare lo skyline della città.
La visita alla cupola è un’iniziativa che nasce dalla collaborazione tra l’impresa culturale piemontese Kalatà, l’Arcidiocesi di Genova, il Comune di Genova e la Basilica: le visite guidate durante il periodo primaverile permetteranno ai genovesi di scoprire di più della storia della loro città. Necessario prenotare, visti i posti limitati.
<
IL COMMENTO
Elezioni regionali, una sorpresa a metà
Un patto bipartisan per la sanità