Uscito nelle sale il giorno di san Valentino e al primo posto al box office tra i film italiani nello scorso weekend, 'Romeo è Giulietta' (l'accento sulla 'e' non è un'errore di battitura) riporta sullo schermo una delle più grandi storie d'amore di tutti i tempi in una prospettiva totalmente inedita. Attraverso il cambio della congiunzione "e" trasformata in verbo essere, affronta infatti non solo le varie declinazioni moderne di un sentimento universale ma anche il tema di come apparendo sotto mentite spoglie ognuno di noi possa cambiare la percezione di sé stesso e degli altri.
La storia vede un grande regista teatrale (Sergio Castellitto) alla ricerca dei suoi Romeo e Giulietta per l’opera che dovrebbe chiuderne la carriera. Vittoria, una delle candidate esclusa a causa di un grave errore fatto in passato quando si era appropriata di un testo non suo, cerca una rivalsa e con la complicità di un'amica truccatrice si ripresenta al provino sotto falsa identità trasformandosi in un uomo, Otto Novembre, e proponendosi come interprete di Romeo. Ottiene la parte ma la situazione si complica quando il fidanzato al quale ha nascosto la propria iniziativa e che era stato precedentemente bocciato proprio per il ruolo di Romeo viene scelto per interpretare Mercuzio, costretta a nascondere anche a lui la sua nuova identità.
Sarà il regista Giovanni Veronesi, autore in passato di film di grande successo come i tre capitoli di 'Manuale d'amore', insieme alla protagonista femminile Pilar Fogliati a presentare 'Romeo è Giulietta' in due incontri previsti al cinema Sivori, mercoledì 21 febbraio per gli spettatori della proiezione delle 21 e il giorno dopo alle 10 davanti a duecento studenti: l'occasione per confrontarsi con una vicenda che mette sul piatto molti temi, primo fra tutti quello dell'identità di genere visto come un problema per la generazione dei trentenni di oggi ma affrontato comunque con leggerezza e libertà.
IL COMMENTO
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