Si parte con la danza internazionale del Festival 'Resistere e creare' giunto alla nona edizione ma tutto il cartellone autunnale del Teatro della Tosse si presenta all'insegna della multidisciplinarietà in un mosaico di proposte in cui si alternano atmosfere circensi e drammaturgia contemporanea, esplorazione di nuovi linguaggi della scena, esperimenti di teatro sociale e una nuova produzione dedicata a Italo Calvino, intitolata 'I nostri antenati': tre romanzi e tre spettacoli per tre registi e altrettanti diversi modi di fare teatro. Da un’idea di Laura Sicignano, Emanuele Conte e Giovanni Ortoleva lo spazio teatrale verrà trasformato per l’occasione in un grande percorso itinerante nel quale il pubblico potrà immergersi in maniera inedita nelle storie del 'Barone rampante', del 'Cavaliere inesistente' e del 'Visconte dimezzato'.
"E' uno spettacolo - anticipa Amedeo Romeo, direttore della Tosse - che sarà in tutte le sale del teatro. Quello che ci interessa è che di volta in volta ci siano piccoli gruppi di spettatori con cui continuare la relazione che abbiamo sperimentato durante l'estate. Una scelta che ci guida anche nelle ospitalità con le quali andiamo nella direzione del pubblico. Inteso però non nel senso fisico del termine, assecondandone i gusti, ma piuttosto cercando spettacoli nei quali la relazione tra il palcoscenico e la platea sia più forte rispetto alla quarta parete cui siamo normalmente abituati".
Per la danza previste due prime nazionali: "Siope/Silence" della compagnia RootlessRoot, guidata da Kapetanea e Fruĉek (13 ottobre) e "Please come" di Chiara Ameglio (21 dicembre). Per quanto riguarda invece il teatro sono in programma "Lidodissea" della Compagnia Berardi Casolari e "Every Brilliant Thing" di Fabrizio Arcuri con Filippo Nigro. A novembre la proposta si arricchisce della stagione teatrale per i piccoli con ventisei appuntamenti fra il Sant'Agostino e il Teatro del Ponente.
Intanto la Tosse si rinnova anche da un punto di vista strutturale, con una nuova facciata che sarà presentata venerdì 29 alle 20, nuovi arredi e nuovi interni grazie ad uno stanziamento della Regione, attraverso il fondo strategico, di circa un milione di euro: "Sono 150.000 per i 2023 e 850.000 per l'anno prossimo - spiega Jessica Nicolini, coordinatrice delle Politiche culturali - per fare in modo che questa struttura possa rinnovarsi completamente, sia dal punto di vista energetico che edilizio, degli spazi interni e degli arredi. Un’ulteriore valorizzazione per un teatro che oggi più che mai proietta la Liguria in un panorama artistico sempre più internazionale".
IL COMMENTO
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