Cultura e spettacolo

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La rassegna “Cinema in blue jeans” dopo l’esordio con “Gli spostati” di John Huston, prosegue questa sera al cinema Sivori di Genova con due proiezioni di “Grease”, alle 18.45 e alle 21.15. Uno dei film più visti di sempre che tempo fa finì addirittura nel mirino dei più radicali discepoli del #metoo. Tutto partì il giorno di santo Stefano del 2020 quando venne proiettato su Bbc1 venendo sommerso da una valanga di critiche sui social, definito "un'opera irresponsabile, ignobile, misogina, che alterna omofobia a incitamenti allo stupro". Pietra dello scandalo un verso della canzone "Summer Nights" in cui Danny e Sandy con i rispettivi amici parlano della storia che hanno vissuto durante l’estate e i ragazzi chiedono a Danny "Tell me more, tell me more, did she put up a fight?" ("Dimmi di più, dimmi di più, lei ha lottato?"), parole  interpretate come un possibile incitamento allo stupro. Roba da pazzi.

Detto questo, quando uscì nel 1978 ‘Grease’ fece epoca, contribuendo ad alimentare in maniera determinante il mito di John Travolta nato l’anno prima con ‘La febbre del sabato sera’. Brillantina nei capelli per domare il ciuffo a banana, giubbotto di pelle col bavero alzato e sguardo truce alla James Dean per i maschietti mentre per le signorine gonna a ruota lunga al polpaccio, calzini al posto delle calze di nylon e austera coda di cavallo: personaggi dalle facce acqua e sapone che hanno fatto la fortuna di una vicenda dalla storia se vogliamo banalotta ma dal ritmo trascinante, soprattutto nelle parti musicali, al profumo di rock’n’roll. E sullo sfondo drive-in e moto cromate, hot-dogs, macchine lucide dai cofani bombati e profili da star. Un inno agli anni cinquanta che nella sua spensieratezza e nei suoi molti limiti fa leva sull’effetto nostalgia.