Cultura e spettacolo

Ha saputo incarnare il lato umano e a volte perfino dimesso dell'eroe favorendo in questo modo l'identificazione dello spettatore
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Han Solo, Rick Deckard, Indiana Jones. Basterebbe soltanto uno di questi ruoli a trasformare ogni attore in un'icona ed è anche per questo che ad Harrison Ford che oggi compie 81 anni un posto nella storia del cinema non lo toglie nessuno. Pur non essendo un attore virtuoso o particolarmente camaleontico è riuscito a toccare le corde giuste per risultare sempre credibile. Magari anche con una certa dose di fortuna perché alcuni dei ruoli che lo hanno reso celebre non erano destinati a lui: George Lucas che lo aveva già scelto in 'American graffiti' aveva deciso che per 'Guerre stellari' non avrebbe utilizzato alcun attore di quel film e chiese a Ford semplicemente di far da spalla agli attori che sostenevano i provini rendendosi però alla fine conto che sarebbe stato il più adatto di tutti per il ruolo dell'avventuriero galattico. Così come è stato scelto per interpretare Indiana Jones solo perché Tom Selleck non fu liberato dai produttori di 'Magnum PI' che stava interpretando in quel periodo. Insomma, l'uomo giusto al momento giusto.

Poco importa che Harrison Ford, nel corso della carriera, abbia lavorato con registi del calibro di Roman Polanski, Peter Weir (che gli ha permesso di ottenere la sua unica candidatura all'Oscar con 'Witness - Il testimone'), Sydney Pollack o Mike Nichols. Nella memoria collettiva rimarranno impressi il sorriso da gaglioffo mentre battibecca con la Principessa Leia, le sue avventure da archeologo con la frusta in mano e il cappello sulla testa, le corse con l'impermeabile stazzonato in 'Blade runner'. E forse, come ha detto qualcuno, il suo fascino sta nel dono di saper incarnare sullo schermo il lato umano e a volte perfino dimesso dell'eroe favorendo in questo modo l'identificazione dello spettatore.