Cultura e spettacolo

Secondo gli operatori del settore: "La cultura ha bisogno di finanziamenti che siano coordinati e programmati, tra pubblico e privato. Ma ecco come funzionano Art Bonus e misure a sostegno dei mecenati"
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GENOVA - Una lunga giornata quella di venerdì 24 marzo che vedrà la cultura come protagonista: doppio appuntamento al Teatro Duse per un approfondimento che riunirà personalità di spicco attorno al titolo "La cultura che crea economia". Sempre più, infatti, si sta rilevando come il settore culturale possa essere un vero e proprio motore capace di attrarre ricadute economiche sul territorio e creare lavoro, specialmente in una città di grande fervore e tradizione come Genova. Ma la cultura a sua volta necessita di finanziamenti e di sostegno. Ecco perché è stato organizzato un interessante convegno dal Teatro Nazionale di Genova, dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Genova e dall'Associazione Avvocati Amministrativisti Liguri.

L'obiettivo è riunire personalità e professionisti di primo piano del mondo culturale, industriale, legale, amministrativo, accademico italiano, per fornire al pubblico le informazioni utili, non ancora abbastanza conosciute, per sostenere la cultura con il vantaggio di una fra le più favorevoli defiscalizzazioni europee. Una sorta di 'call' per tutti i mecenati, pubblici e privati, che già il primo cittadino Marco Bucci aveva lanciato qualche mese fa a Terrazza Colombo nel tavolo mensile dedicato alla cultura. 

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Doppio panel allora per operatori del settore, ma anche per il grande pubblico che avrà modo di ascoltare relatori di grande rilievo. Ad illustrare il programma a Primocanale è Daniela Anselmi, presidente dell'Associazione Avvocati Amministrativisti Liguri e vicepresidente di Fondazione Pallavicino. "Al mattino avremo gli interventi un po' più tecnici e specifici su quali siano gli strumenti che abbiamo normativi e giuridici per sostenere la cultura. Ci saranno diversi interventi importanti come quello del presidente della Corte Costituzionale, il professor Giovanni Maria Flick che tratterà dell'articolo 9 della nostra Costituzione, il quale ricorda come sia importante tutelare il patrimonio culturale. Ma interverranno anche altre personalità di spicco tra cui Francesco Profumo, presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo, e il rettore dell'Università di Genova Federico Delfino". Dalle 9 alle 13, questa prima sessione porterà diverse voci a confronto sul sostegno alla cultura e sulle sue modalità.

L'evento prosegue poi al pomeriggio dalle 15:30, dove "avremo degli interventi dalla connotazione più politica perché saranno presenti il sindaco Marco Bucci e il governatore di regione Liguria Giovanni Toti, in dialogo però con Davide Livermore, regista di fama internazionale e direttore del Teatro Nazionale di Genova". Il titolo di questo secondo momento è "La cultura non è il problema, ma la soluzione" e lo spunto si presenta già così interessante da proporre alle istituzioni locali. Dopo si prosegue con tanti altri ospiti che ricorderanno anche il binomio cultura-sostenibilità. 

"I due panel vedranno poi l'intervento conclusivo del sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi, che fa parte dell'associazione Fondazione Pallavicino che in qualche modo è in prima linea proprio sul tema del mecenatismo a lui molto caro"

I lavori del convegno offriranno strumenti utili per esaminare la normativa a disposizione, soprattutto ma non solo l’Art Bonus, valutare i benefici previsti dalla legge con una defiscalizzazione fino al 65%, una delle più favorevoli d’Europa, scoprire i meccanismi di partecipazione di partenariato pubblico e privato. Diventare mecenati non solo è possibile, ma può essere favorevole per singoli, imprese, fondazioni bancarie. Nella consapevolezza che impegnarsi verso la società per la difesa del patrimonio nazionale, significa costruire cittadinanza, identità, comunità, pensiero. Cioè sviluppare gli anticorpi della democrazia. Produrre arte, cultura, musica, teatro non solo è importante quanto produrre automobili, microchip ed energia, ma ne è la premessa indispensabile. La cultura è una risorsa che incide sulle future generazioni, in termini di sviluppo sociale, economico e occupazionale. Un regalo da fare a noi di oggi e a noi di domani.

Ma serve anche un coordinamento tra le diverse realtà ed ecco il perché e l'importanza di iniziative come questa.

"Genova dal punto di vista culturale ha una grandissima offerta ma lo scopo di questo convegno è riflettere sulla programmazione anche degli investimenti in materia culturale, ad oggi ancora troppo scollegata e poco coordinata"

La giornata terminerà a teatro, alla Corte, per l'immancabile Orestea in scena fino a sabato 25 marzo, con "Coefore" ed "Eumenidi". 

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