Cultura e spettacolo

Procede la stagione all'interno della casa circondariale genovese, per detenuti e cittadini. Il cartellone è ricchissimo e "7 minuti" è andato subito in sold out, vista la particolarità del cast, per la prima volta composto da detenuti di alta sicurezza
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GENOVA - Fa tutto esaurito il Teatro dell'Arca che in questa settimana ha portato in scena per scuole e cittadinanza lo spettacolo "7 minuti" realizzato con i detenuti della sezione alta sicurezza del Carcere di Marassi, il primo con coloro che normalmente sono sottoposti ad una sorveglianza più stretta: e se non si può documentare con le immagini la messa in scena, le parole del prefetto Renato Franceschelli ben testimoniano la riuscita della compagnia.

"Ho scoperto una compagnia tutt'altro che amatoriale, auguro loro sia soltanto una prima esperienza: non ero mai stato in questo teatro, complimenti al grande lavoro svolto"

Secondo il prefetto, si potrebbe valutare di ospitare all'esterno anche questa compagnia più ristretta dell'associazione Teatro Necessario, che dal 2005 realizza attività, laboratori, spettacoli con i detenuti della casa circondariale che una volta all'anno vengono anche ospitati sui palcoscenici cittadini, come quello del Teatro Nazionale di Genova. A gennaio 2023, il regista Sandro Baldacci e direttore artistico del teatro che ospita una vera e propria stagione ricchissima di spettacoli sia per il pubblico sia per la popolazione detenuta, comporrà una nuova compagnia della sezione alta sicurezza e lavorerà al debutto di un nuovo spettacolo, visto il successo di "7 minuti". Intanto sono in corso le prove per Riccardo III che con i detenuti 'semplici' debutterà ad aprile sul palco del Teatro Ivo Chiesa (IL PROGRAMMA). E proprio i 'colleghi' del carcere di Milano Bollate in trasferta a Genova proprio con il loro spettacolo "Ci avete rotto il caos" hanno fatto subito sold out nella platea che conta oltre 200 posti. 

L'allestimento riadatta il testo teatrale di Stefano Massini da cui Michele Placido a sua volta ha tratto un film di tutte donne e pone l'accento sul valore del tempo e l'importanza di far valere i propri diritti, i propri 7 minuti di pausa a cui non è giusto rinunciare. La trama, infatti, ci porta all'interno di un consiglio di fabbrica - nella scelta di Fabrizio Gambineri e Sandro Baldacci è quello delle Acciaierie di Taranto - dove i nuovi soci che acquisiscono l'azienda chiedono agli operai di accettare un'unica condizione, la riduzione della pausa lavorativa di 7 minuti: da lì si sviluppa un dibattito tra Bruno, il portavoce degli operai, e i compagni, un dialogo che fa emergere le difficili vite di ciascuno, la necessità del lavoro, l'essere disposti ad ingoiare bocconi amari pur di mantenerlo, ma al tempo stesso la dignità, la comprensione dell'importanza di difendere il proprio tempo, lo sguardo d'insieme su un mondo lavorativo sempre più volto a limare le libertà conquistate. Sul palco con loro l'attore professionista Igor Chierici che ha aiutato il resto del cast a portare in scena uno spettacolo pressoché impeccabile, degno di professionisti. 

Emozionata anche la direttrice Tullia Ardito, che al suo arrivo alla casa circondariale ha subito appoggiato il progetto. 

"Per noi il teatro è una tradizione, ma questa è una emozione fortissima perché è la prima volta che riusciamo a dare ai detenuti di questa sezione un'opportunità simile"