GENOVA - Un grosso incendio è scoppiato verso l’ora di pranzo in via Mogadiscio, nel quartiere genovese di Sant'Eusebio. Sul posto sono intervenute cinque squadre dei vigili del fuoco di Genova, i quali hanno poi richiesto l'intervento dell'elicottero. Sul posto anche più di 20 volontari antincendio boschivo. Proprio l'elicottero ha permesso dopo alcune ore di spegnere le fiamme.
A prendere fuoco le sterpaglie intorno una baracca piena di attrezzi presente nella zona tra via Mogadiscio e il Bricoman di via Ponte Carrega. Poi le fiamme, alimentate dal forte vento, si sono allargate alla zona circostante bruciando parte della vegetazione resa secca a causa della siccità dell'ultimo periodo. Il rogo si è sviluppato vicino a diverse abitazioni. Tuttavia non è stato necessario allontanare i residenti.
Poliziotti, carabinieri e vigili del fuoco sono stati impegnati nella ricerca di un uomo di 88 anni, proprietario della baracca da cui sarebbe scaturito il rogo, trovato dopo qualche ora. L'allarme lanciato quando all'interno della casetta degli attrezzi è stato trovato il telefonino del pensionato.
Determinante l'intervento del nucleo cinofili della polizia di stato: è stato il cane Nightspirit addestrato nel cercare persone scomparse ha annusare la presenza dello scomparso e permettere di rintracciarlo. L'uomo poi è stato trasferito in codice giallo al pronto soccorso dell'ospedale San Martino.
Sul posto presenti i vigili del fuoco, la polizia locale che ha chiuso la strada, invasa dal fumo, al traffico veicolare.
La viabilità è stata interrotta da via Furlani fino all'incrocio della Chiesa di San Michele Arcangelo, rendendo impossibile raggiungere Sant'Eusebio. La strada che porta a Sant'Eusebio è rimasta percorribile soltanto in discesa fino alle 15, quando è stata riaperta prima parzialmente con il senso unico alternato poi in entrambi i sensi di marcia.
IL COMMENTO
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