GENOVA -Cos'è la destra, cos'è la sinistra cantava Gaber. Ma è indubbio che il sindaco di Genova Bucci e il presidente della Regione Liguria Toti hanno pensato e fatto una cosa di sinistra che rimarrà nella storia.
I due amministratori, che rappresentano il centro destra, smantellando in neanche tre anni i casermoni delle Dighe di Begato, quartieri definiti ghetto, hanno scompigliato le carte e sorpreso chi la sinistra la rappresenta in modo ufficiale
L'idea di buttare giù Begato è nata nel 2018, l'anno della tragedia del Morandi, in un'assemblea con gli abitanti.
Sembrava un'utopia e invece nel 2022 siamo a raccontare cosa nascerà sulle ceneri della Diga: al posto dei 22 piani di quel mostro con ascensori sempre guasti e pareti di cartongesso, e una concentrazione di famiglie problematiche, come si faceva negli anni '70 e '80, per dare un tetto a tutti. La qualità? Un optional.
Al posto delle Dighe, buttate giù dalla gru più alta d'Italia già utilizzata per abbattere le Vele di Scampia a Napoli, nasceranno eleganti palazzine ecosostenibili.
Da via Maritano sono stati mandati via 800 abitanti: il 50% ha ottenuto di rimanere in Valpolcevera.
La grande differenza rispetto al passato è nei numeri: al posto di quasi 500 case ne nasceranno 115, al posto di 170 mila metri cubi di cemento ne saranno costruiti 18mila.
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Un miracolo possibile grazie ai 17 milioni arrivati dal Ministero, perché davanti ai progetti che aiutano la gente a vivere meglio, anche Roma non si è tirata indietro.
Poi ci sarà un parco urbano, una piazza alberata, servizi. Insomma una rigenerazione vera, che dovrebbe rendere vivibile un quartiere che ancora oggi vivibile lo è poco.
L'ultimo schiaffo al quarto piano del civico 67 della stessa via Maritano, sopra il buco della Diga: lì un assegnatario dell'Arte al momento di prendere possesso dell'alloggio che attendeva da anni e che aveva visionato solo un mese prima, ha trovato la casa depredata di tutto.
I ladri hanno rubato caloriferi, calderina e infissi. Oggi dopo la cerimonia della nuova Diga siamo andati a bussare a quella porta. Non c'era nessuno. Ha risposto il vicino, che ha detto avvilito: "Io ero a lavorare non mi sono accorto dei ladri. Ma qui gira voce che dopo il furto il nuovo assegnatario avrebbe rinunciato a questa casa".
Begato, oggi, fra furti, spaccio, degrado e case occupate da abusivi, è ancora questo.
IL COMMENTO
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