GENOVA- "Il posto di lavoro non si tocca, lo difenderemo con la lotta". Così il gruppo di lavoratori che questa mattina si sono riuniti sotto Torre San Vincenzo, sede di Confindustria, nel cuore di Genova, in protesta contro una serie di licenziamenti decisi dalla Hi Lex, azienda di Chiavari che si occupa del settore di componentistica auto. Otto ore di sciopero indetti dalle Rsu Hi Lex in concomitanza dell'incontro tra organizzazioni sindacali, rappresentanti di Regione Liguria e Azienda di questa mattina.
Alla fine dell'incontro l'azienda ha ridotto il numero dei licenziamenti, che da 22 sono scesi a 14. Ma la soluzione non piace ai sindacati che già annunciano altre manifestazioni.
A sostegno della trattativa un presidio di protesta è stato effettuato questa mattina alle ore 9. Il corteo è partito verso le 10 ed è passato per via Fiume e poi via XX settembre, via Roma per poi tornare in via San Vincenzo. Diversi i disagi in centro città.
"Respingiamo la procedura di licenziamento avviata dall'azienda - avevano spiegano i metalmeccanici -, un'azienda giapponese di oltre 10mila dipendenti che vuole lasciare 22 lavoratori del territorio a casa, in una zona dove i posti di lavoro già scarseggiano. Siamo qui per dire no agli esuberi, pretendiamo ammortizzatori sociali".
La contrapposizione dura da oltre due mesi, con i lavoratori che hanno già accumulato più di quaranta ore di sciopero. È durata oltre cinque ore la trattativa in Confindustria Genova tra Hi-Lex e le organizzazioni sindacali ma c'è stata ancora una fumata nera con l'azienda che non ha fatto alcun passo indietro sulla decisione di licenziare 22 dipendenti dello stabilimento di Chiavari. Presente anche Regione Liguria che ha svolto un'attività di mediazione cercando di trovare una soluzione per il futuro dei lavoratori.
I sindacati avevano chiesto di ritirare o almeno sospendere la procedura di licenziamento mentre da parte di HI-Lex c'è solo la disponibilità ad aumentare le mensilità per chi decide di 'uscire' volontariamente e a ridurre gli esuberi da 22 a 14. Dunque resta un muro contro muro mentre si avvicina la scadenza del 16 aprile quando partiranno le lettere di licenziamento in mancanza di un accordo. Nuovo incontro il 12 aprile. Domani assemblea dei lavoratori a Chiavari e probabile manifestazione in città.
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