
"Una coltellata gliel’ho data io, le altre se le è procurate da sola rotolandosi per terra sul coltello". È questa la versione fornita ai magistrati da Salvatore Panzica, 68 anni, senza fissa dimora arrestato domenica per il tentato omicidio della ex compagna, una donna di 75 anni, aggredita sabato sera nella sua abitazione di Montoggio, nell’entroterra genovese.
Ha calpestato il telefono di una soccorritrice ed è fuggito
L’episodio risale alle 18.30 circa di sabato 22 novembre. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri e dalla Procura di Genova, l’uomo si è presentato a casa della ex convivente – con cui aveva condiviso diversi anni di vita – chiedendo insistentemente denaro in cambio di presunti lavori edili effettuati tempo addietro nell’appartamento. Al rifiuto della donna, la discussione è degenerata. L’aggressore ha afferrato un coltello da cucina con lama da 14 centimetri che si trovava sul tavolo e ha colpito la vittima con almeno sei fendenti, raggiungendola al torace, al collo e agli arti. La donna ha tentato di difendersi lanciandogli contro barattoli di conserva di pomodoro e urlando "Aiuto, mi sta ammazzando!". Le grida hanno attirato l’attenzione di due vicine e di un’amica che abitano nello stesso stabile. Le tre donne hanno trovato la porta socchiusa e sono entrate di corsa. Dentro l’appartamento hanno visto l’uomo che con una mano teneva ferma la donna e con l’altra le tappava la bocca per impedirle di gridare. Una delle soccorritrici ha provato a chiamare il 112, ma l’aggressore le ha strappato il telefono di mano e lo ha distrutto calpestandolo, prima di darsi alla fuga. La vittima è stata immediatamente trasportata in codice rosso all’ospedale San Martino di Genova, dove è stata sottoposta a intervento chirurgico. Le sue condizioni, inizialmente gravissime, sono in lento miglioramento: la prognosi rimane riservata.
Ritrovato in un casolare di proprietà della vittima
L’uomo è stato rintracciato poche ore dopo, nella notte tra sabato e domenica, mentre si nascondeva in un rudere abbandonato nelle vicinanze di proprietà della donna. I carabinieri lo hanno bloccato e portato in caserma. Oggi pomeriggio il gip ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere con l’accusa di tentato omicidio.
Durante l’interrogatorio di convalida, alla presenza del difensore, l'uomo ha parzialmente ammesso le proprie responsabilità, sostenendo però una versione minimizzante: "Sì, è arrotolata sul coltello", avrebbe detto riferendosi alle ferite multiple riportate dalla ex compagna, attribuendole a una presunta caduta della donna sull’arma durante la colluttazione. La Procura di Genova, che coordina le indagini, considera la ricostruzione dell’indagato del tutto incompatibile con il quadro probatorio: le sei ferite da arma da taglio sono state inferte con traiettorie diverse e in punti del corpo incompatibili con una caduta accidentale
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