
"Nel caso della misura appena eseguita ricorrevano per l'indagata le esigenze cautelari di eccezionale rilevanza (previste dall'art. 285 bis cpp), che consentono l'applicazione della custodia in carcere. Alla donna sono contestati 153 episodi di spacci sui 159 complessivi dell'operazione, il reato si è protratto dal 1 ottobre 2023 (quando era già sicuramente incinta) fino al 10 maggio 2024". Lo specifica il Tribunale di Genova dopo la notizia della bimba di un anno e mezzo, portata nell'asilo del carcere di Pontedecimo dopo l'arresto della madre nella maxi operazione contro lo spaccio a Genova.
La parole del garante: "Occorre individuare luoghi sicuri e adeguati a dei bimbi"
"La perplessità è nei confronti di un sistema penale che non prevede situazioni di cautela quanto meno nelle more di una valutazione da parte del Giudice per le indagini preliminari" ha detto il garante dei detenuti della Liguria, Doriano Saracino. "Una sorta di realtà cuscinetto che vanifichi l'impatto carcerario sui minori innocenti, vittime sia dei comportamenti delittuosi dei genitori che del sistema giudiziario. Occorre individuare luoghi sicuri e adeguati a dei bimbi, dove eseguire le misure cautelari, e da lì passare agli Icam, evitando lo choc carcerario".
Banda del crack, in carcere a Pontedecimo anche la figlia di un anno e mezzo della coppia arrestata
Il Tribunale: "Mamma e figlia sono state spostate ieri pomeriggio"
"Vi è stata un'interruzione dell'attività criminale fra l'8 gennaio 2024 e il 26 febbraio 2024 (la bimba è nata nel gennaio 2024) - continua il comunicato stampa -. Alcuni episodi di spaccio documentati dalle telecamere sono avvenuti anche con la bambina in braccio. La detenuta (con la figlia) è comunque stata al carcere di Pontedecimo il tempo necessario per l'interrogatorio di garanzia ed è stata spostata alle Vallette di Torino (carcere attrezzato per la permanenza delle detenute con prole) ieri pomeriggio".
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IL COMMENTO
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