Cronaca

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Quella genovese sarà una sosta "temporanea", in attesa che a Torino venga trovato e allestito uno spazio per lui
1 minuto e 45 secondi di lettura
di Aurora Bottino

Per mesi è stato all'ospedale di Cuneo, in attesa che qualche istituto penitenziario in giro per l'Italia trovasse uno spazio adatto a lui. A Lecce, dove avrebbe dovuto scontare la sua pena, non esistono celle abbastanza grandi e nemmeno a Marassi, dove da due settimane è stato trasferito.

L'odissea di un detenuto diverso dal solito

È l'odissea di un detenuto diverso dal solito: 50enne, con un fine pena con data 2036 per truffa aggravata. Quella genovese sarà una sosta "temporanea", in attesa che a Torino venga trovato e allestito uno spazio per lui. L'uomo si può definire clinicamente "super obeso" ed era arrivato all'ospedale di Santa Croce di Cuneo a fine agosto, scortato per la prima volta nel reparto di Medicina d'urgenza dopo che la cella era diventata per lui un luogo incompatibile per la vita.

Tutto è iniziato un anno fa 

Tutto è iniziato un anno fa quando il magistrato del carcere pugliese lo aveva ritenuto inadatto alla detenzione e lo aveva spedito ai domiciliari dal fratello, residente a Cuneo, in quanto senza fissa dimora. Anche in casa del famigliare però era risultato impossibile: le stanze erano troppo piccole, l'uomo faceva già fatica a muoversi e così, il fratello aveva chiesto e ottenuto il trasferimento in una Rsa. Anche lì la situazione non era migliorata, allora sempre il magistrato di sorveglianza ne aveva disposto il ritorno "in carcere". Quale? Non era specificato. E visto che quello di Cuneo non era attrezzato, si è optato per il trasferimento al pronto soccorso da cui è poi stato spostato a Genova.

A Marassi viene gestito al meglio delle sue condizioni 

A occuparsi di lui è ora il centro clinico del penitenziario genovese che lo ha accolto nella cella Lanterna, al terzo piano della sezione, il luogo più compatibile con le condizioni del detenuto di oltre 260 chili. L'uomo ha infatti bisogno di assistenza sanitaria, di un setting che possa gestire l'obesità e la sua mobilità ridotta. Si tratta comunque di una situazione temporanea, prima del ritorno in Piemonte. 

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