
Dopo la storica manifestazione dei cinquantamila del 30 agosto altra importante risposta dei genovesi a sostegno della popolazione di Gaza: oggi in strada per la giornata di lotta indetto dai portuali del Calp e del sindacato Usb ha sfilato un'altra imponente fiumana di persone, quasi ventimila manifestanti che alle 16.30 hanno invaso con musica e bandiere della Palestina e della Pace piazza De Ferrari.
Tanti slogan e tanti complimenti per la lotta dei portuali di Genova che, come ha urlato con il megafono il portavoce nazionale di Usb Francesco Staccioli al presidio che in mattinata ha bloccato il varco portuale di Albertazzi, "sono diventati un esempio di resistenza in tutti i porti non solo d'Italia ma anche nel resto del mondo".
“I portuali di Genova città medaglia d’oro per la Resistenza hanno tracciato una strada - ha aggiunto orgoglioso Taccioli - per questo noi lavoratori proponiamo l'embargo portuale per tutte le merci che partono e arrivano ad Israele lanciando un appello ad unirsi a questa lotto anche agli altri sindacati”.
Il grido di Staccioli è stata la prima scossa al presidio che ha bloccato il varco portuale di San Benigno dove dopo le dieci si sono concentrati anche tre cortei di studenti partiti da piazza Montano, a Sampierdarena, da Belvedere di Oregina e da via Balbi, da dove si è mossa la manifestazione più numerosa che ha raccolto anche tanti cittadini, famiglie, donne, bambini, anziani, affiliati dell'Anpi, lavoratori della scuola, della sanità, della grande distribuzione.
Migliaia di persone unite solo per invocare la pace e sostenere le imbarcazioni del Global Sumud Flotilla che stanno sfidando Israele per portare solidarietà, ma anche cibo e medicinali, alla gente stremata di Gaza.
Lucido e determinato il leader del Calp del porto di Genova Riccardo Rudino: “I numeri di queste manifestazioni dicono che la gente dice finalmente basta al genocidio. Era giusto che il Paese trovasse un momento di riscatto di dignità e di coraggio, valori che noi cerchiamo di raccogliere per sostenere la missione umanitaria della flottiglia”.
“Oggi a Genova era previsto l’arrivo di una nave sospetto diretta a Israele - ha invece denunciato Staccioli di Usb -, noi abbiamo detto alle istituzioni che è come buttare un cerino in una polveriera, allora lanciamo un appello a tutti i sindacati, anche alla Cgil, per scioperare contro le navi della guerra. Oggi in Italia ci sono 65 piazze piene per Gaza, un movimento di popolo partito da Genova, l’epicentro di questo terremoto, e io ne sono fiero. Questa mobilitazione non è solo per i bambini di Gaza ma è, dopo decenni di silenzio, anche per la nostra dignità di lavoratori".
Unico momento di tensione della giornata alle 15 quando un gruppo di cento manifestanti si è staccato dal corteo e si è diretto verso via Cantore e l'ingresso del casello di Genova Ovest: la polizia stradale per evitare tensione e alleviare i disagi agli automobilisti ha chiuso il casello e deviato i veicoli verso i caselli di Genova Aeroporto e Genova Est.
IL COMMENTO
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