Chi era Jonathan Forzan, il 32enne trovato morto a Sanremo: avviati accertamenti
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di Annissa Defilippi
Riva Ligure piange la perdita di Jonathan Forzan, 32 anni, strappato al suo mare tra martedì e venerdì in circostanze ancora avvolte nel mistero. Conosciuto in paese come "J" o "Raging", il giovane lascia un vuoto incolmabile, testimoniato dalle parole cariche di dolore che inondano i social e dai messaggi di cordoglio di amici e conoscenti. A dare l’annuncio, anche il sindaco, che si è unito al lutto della comunità.
Chi era Jonathan Forzan
Jonathan amava il mare con tutta l’anima, un amore che forse gli è stato fatale. Durante una nuotata, forse colto da un improvviso malore, ha trovato la morte nelle acque che tanto adorava. Il suo corpo, cercato senza sosta per giorni dalle forze dell’ordine, è stato infine recuperato al largo di Sanremo, un ritrovamento che ha spezzato il cuore di chi lo conosceva.Il suo sorriso luminoso, impresso nella memoria degli abitanti, era accompagnato dalla sua passione per il lavoro: gestiva un banco di pigiami al mercato locale, un angolo di colore e allegria ora avvolto dal silenzio. Questa mattina, in segno di lutto, fiori sono stati posati nello spazio che era il suo regno, mentre gli eventi musicali in programma per stasera sono stati cancellati, come un mesto omaggio a un ragazzo che non tornerà.La comunità di Riva Ligure si stringe attorno alla famiglia, in attesa che l’autopsia, prevista per lunedì, possa gettare luce su questa tragica vicenda. Ma per ora, resta solo il peso di un addio troppo precoce.
Il cordoglio del sidaco di Riva
"J" si era lauretao allo Iulm di Milano e poi aveva avviato la sua attività nella cittadina rivierasca, il sindaco Giorgio Giuffra, che ha partecipato alle ricerche ha dichiarato: "A nome mio personale e di tutta l'amministrazione, esprimo profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia, agli amici, a quanti gli hanno voluto bene. In questi momenti non esistono parole giuste, ma esiste il dovere della solidarietà e del silenzio. Un sentito ringraziamento va a tutti coloro che, in queste 72 ore, si sono prodigati senza sosta: la macchina dei soccorsi ha lavorato con professionalità, dedizione e cuore. Oggi la nostra comunità piange un suo figlio".
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IL COMMENTO
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