
Un detenuto del primo piano del reparto maschile del carcere di Genova Pontedecimo condannato per reati sessuali ha distrutto la propria cella, spaccando mobili, tavolo, sgabello, lavandino, water e un bidet. Il detenuto ha inoltre utilizzato i pezzi di ceramica per ferito, procurandosi diversi tagli in varie parti del corpo. Ha poi lanciato i frammenti di bidet contro il personale di polizia penitenziaria intervenuto per riportare la calma, mettendo così a rischio l’incolumità degli agenti a causa della pericolosità dei frammenti di ceramica. A fagli perdere la testa una lite con il compagno di cella e la discussione con gli agenti penitenziari che cercavano di calmarlo.
Nonostante le difficoltà, il personale è riuscito a contenere il detenuto e a trasferirlo presso l’infermeria dell’istituto per le necessarie medicazioni. Quattro agenti hanno riportato ferite con prognosi variabili dai due ai tre giorni. Va sottolineato che, grazie alla professionalità degli agenti di polizia penitenziaria, l’incidente è stato gestito senza far degenerare la situazione, nonostante il comportamento ostile del detenuto.
Rocco Roberto Meli, segretario regionale OSAPP Liguria ha riferito: “Speriamo che questo ennesimo episodio induca una riflessione profonda affinché vengano adottate misure concrete nei confronti di detenuti ostili e pericolosi per il personale di polizia penitenziaria”.
Il sindacalista ha aggiunto: "La situazione lavorativa all’interno dell’istituto penitenziario sta diventando insostenibile. Il personale di polizia penitenziaria si trova spesso a fronteggiare situazioni di elevato rischio senza la protezione adeguata. Come sindacato OSAPP, siamo impegnati nella tutela dei diritti e della sicurezza del personale penitenziario, poiché non esiste un garante specifico per questa categoria. Le autorità competenti hanno il dovere di esaminare le nostre segnalazioni e di verificare le condizioni di lavoro, affinché vengano adottate le misure necessarie per garantire la sicurezza del personale".
Foto d'archivio
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