Cronaca

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1 minuto e 47 secondi di lettura
di Annissa Defilippi
Bruciata dalla schiena fino alla coda, una gatta bianca e nera ha trovato nelle mani di una volontaria la salvezza. La guardia zoofila Clara l'ha raccolta e portata d'urgenza dal veterinario che l'ha operata e curata. Una brutalità senza spiegazione e un crimine compiuto da un uomo sulle cui tracce si trova ora la polizia locale. 

Indagini in corso per trovare l'autore del crimine

La denuncia arriva dalla Croce Gialla soccorso animali e associazione Balzoo che hanno anche pagato tutte le spese veterinarie per salvare la gatta, una micia selvatica che ora è seguita da un team di volontarie che continuano a prendersene cura. L'animale è anche visitata una volta alla settimana dal veterinario, presto per dire che sia completamente fuori pericolo ma sta reagendo bene: "Questo crimine è successo a Genova, in via Checov a Begato - scrivono gli animalisti - Abbiamo la certezza che si tratti di un soggetto che abita in zona come da indagini in corso di svolgimento. Collaboriamo quotidianamente con la polizia locale perché possa giungere al più presto a individuare e denunciare l’autore di questo gesto atroce, ma anche di altri di cui riteniamo sia responsabile".

"Chi ha visto parli"

Poi l'appello dei vertici delle associazioni animaliste che si stanno occupando del caso: "Chiunque abbia visto qualcosa può contattare l'associazione Amici animali abbandonati, Croce Gialla soccorso animali, Balzoo Genova e Tigullio e i vari organi competenti".

Chi ha salvato la gatta

La Croce gialla poi ringrazia "la volontaria Debora per il suo aiuto prezioso, ha catturato la gatta in tempi brevissimi, senza traumi per la povera creatura, il veterinario dottor Paolo Molinari della clinica Speedvet per aver accolto il nostro appello e aver operato la gatta d’urgenza, la signora che se ne sta prendendo cura, nel post degenza. Un grazie alla polizia Locale del reparto ambiente. Ringraziamo anticipatamente tutti quelli che si renderanno utili.
 
Questo secondo crimine va ad aggiungersi a quello successo due anni fa in via Dino Col, sempre a Genova denunciato in Procura".

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