Cronaca

Citato il figlio della mendicante che avrebbe visto Cecere uscire dal palazzo insanguinata, il collega di Soracco, la criminologa e gli investigatori di allora e di oggi. Fa discutere l'assenza del pm dell'86 Gebbia che archiviò indagata in 5 giorni
2 minuti e 8 secondi di lettura
di Michele Varì
Sarà un processo per un omicidio volontario aggravato completamente indiziario e per questo anomalo quello attesissimo fissato per il 6 febbraio davanti alla corte di assise di Genova che vede alla sbarra Anna Lucia Cecere per il delitto di Nada Cella avvenuto quasi trent'anni fa a Chiavari. Un processo che è già una vittoria per la mamma della vittima e la nipote (nella foto) fotografate davanti a palazzo di giustizia nel marzo dello scorso anno quando il gip Nutini rigettò la richiesta di rinvio a giudizio, decisione poi capovolta a novembre dalla Corte di Appello.
 

A  giudizio Cecere, Soracco e sua mamma

Il primo giorno del processo, in caso di accoglimento di un'istanza dell'avvocato Vernazza che assiste Soracco e la mamma, i giudici potrebbero sospenderlo e inviarlo alla Corte Costituzionale perché il rinvio a giudizio non è stato motivato. Contro la donna accusata di avere ucciso la segretaria e contro Soracco e la mamma Marisa Bacchioni, gli altri due rinviati a giudizio per favoreggiamento c'è un mare di indizi ma nessuna prova. Determinanti saranno i testimoni delle parti.
 

Il figlio della mendicante

La lista dei testi che presenterà il pm Gabriella Dotto che conduce le indagini dopo la riapertura del caso tre anni fa grazie alla Criminologa Delfino Pesce sarà lunga e per ora non nota. Ma qualcosa trapela. Fra i testi ci sarà ovviamente la criminologa, il collega di Soracco a cui lo stesso prima del delitto aveva annunciato che nel suo studio ci sarebbe stata "una botta" di cui si sarebbe parlato in tutta Italia, ci sarà il figlio della mendicante che insieme alla mamma, ora deceduta, avrebbe visto Cecere uscire dal palazzo di via Marsala sporco di sangue.

L'avvocato che ricevette la telefonata

Sarà convocato dalla pm anche l'avvocato Cella, che non è parente di Nada ma proprio per il cognome aveva ricevuto la telefonata anonima di una donna che accusava Cecere, forse la stessa che aveva fatto una lunghissima telefonata alla mamma di Soracco, registrata dagli inquirenti e dalla stessa madre del commercialista, una donna ancora ricercata dagli inquirenti e dalla criminologa, ma tutt'ora senza nome e, forse, deceduta.
 

Tanti detective, ma spicca  l'assenza del pm di allora

 
Fra i testi anche tanti investigatori di allora, dal capo della omicidi Gonan al commissariato Zazzaro, non ci sarà però il magistrato Filipppo Gebbia, mai convocato dagli inquirenti, che nel 1996 archiviò Cecere nel giro di 5 giorni senza neppure chiederle dov'era all'ora del delitto.
 
Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsAppFacebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook