Tensione al corteo dei manifestanti antifascisti scesi in strada per la pace e contro il decreto sicurezza del governo: prima in piazza Corvetto e poi nei pressi di piazza Alimonda i manifestanti hanno esploso petardi e fumogeni e per alcuni minuti si sono fronteggiati con le forze di polizia. Lanciati oggetti e fumogeni contro gli agenti schierati per impedire l'accesso in via Montevideo, uno dei manifestanti in coda al corteo ha spaccato la vetrata di una banca in via Santi Giacomo e Filippo con un martello e per questo è stato redarguito dagli stessi manifestanti.

Lancio di fumogeni contro i poliziotti
Dalle 16 il corteo si è fermato in piazza Alimonda: i manifestanti erano intenzionati a raggiungere la sede di Casapound, in via Montevideo, per impedire il previsto tesseramento. Per questo il locale degli estremisti di destra è stato fatto chiudere dalla polizia: nel gruppo, partito da Principe e sfilato nelle vie del centro, circa 200 manifestanti della galassia antagonista e anarchica, una manifestazione che negli ultimi tratti si è caricata di tensione con slogan, scritte sui muri e lancio di fumogeni e petardi. In piazza delle Americhe, nei pressi di Brignole, altri manifestanti forse provenienti dalla stazione ferroviaria si sono uniti al corteo. Molte bandiere della Palestina e cori contro le politiche imperialiste delle grandi potenze. Lo slogan più urlato è stato "Genova è solo antifascista".
Aperto con un grande striscione con sopra scritto "Resistenza contro la guerre e i fascisti", il corteo ed stato sempre preceduto e seguito da un nutrito schieramento di forze dell'ordine per cercare prevenire violenze e scontri.
Danneggiata vetrina di una banca
La tensione è salita prima in piazza Corvetto dove i manifestanti hanno preso a calci e a sprangate alcune auto della polizia, poi in via Santi Giacomo e Filippo c'è stato il blitz isolato contro la vetrina di una banca, quindi si è arrivati nei pressi dell'obiettivo dichiarato dai manifestanti, la sede di Casapound in via Montevideo: qui si sono fronteggiati a distanza di pochi metri gli antagonisti più violenti e il cordone di poliziotti.
Proteste degli abitanti per la super blindatura
La super blindatura della città, soprattutto le vie attorno alla sede di Casapound, decisa dal questore Silvia Burdese, ha inevitabilmente provocato molti disagi ai cittadini con tanto di reazione sui social di tanti abitanti e commercianti che ritengono eccessivo chiudere le strade attorno a via Montevideo molte ore prima della partenza del corteo.
Via Montevideo, dove c'è la sede di Casapound, è stata sgomberata da ieri dalle auto posteggiate e transennata: da stamane il traffico è stato interdetto con uno schieramento delle forze dell'ordine e i blindati con gli alari, i mezzi del reparto mobile che si usano nelle manifestazioni più a rischio.
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IL COMMENTO
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